Gli ultimi saranno i primi: l’Italia si fa sentire in Europa

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Nella parabola dei “lavoratori della vigna”, presente nel Vangelo di Matteo 20,1-16, compare la famosa frase “gli ultimi saranno i primi”. L’espressione calza proprio a pennello per il periodo che sta vivendo l’Italia. Finalmente dopo una considerazione dubbia da parte dell’Europa, il nostro Paese sta tornando a farsi valere.


La vergogna non può nascondere l’intrigo politico per sempre


Gli ultimi saranno i primi: come si sta risollevando l’Italia?

Un altro famoso detto è “chi va piano, va sano e lontano” e l’Italia in fatto di lentezza è esperta, ma anche in fatto di risultati. Il nostro Paese infatti ha riottenuto il suo ruolo di centralità all’interno delle discussioni europee. Adesso la nostra voce ha importanza, non che prima non l’avesse ma di sicuro eravamo considerati in modo diverso. La presenza di Draghi al Governo è sicuramente stata fondamentale per riaccogliere il Paese nei salotti che contano, ma anche tutto il lavoro che l’Italia ha sempre svolto. Inoltre, potrà sembrare superfluo ma non lo è, il fatto che la nostra bandiera abbia vinto nella musica e nel calcio ha fatto la differenza. I Maneskin si sono imposti su tutti gli altri artisti all’Eurovision mentre la Nazionale ha portato a casa l’ambita coppa di Euro 2020. I pronostici come sempre non erano dalla nostra parte, in nessuno dei due casi, ma ancora una volta abbiamo provato che il duro lavoro ripaga sempre.