Gli Stati Baltici riaprono con un corridoio di viaggio che permette agli abitanti di Estonia,Lettonia e Lituania di muoversi liberamente tra i tre stati. Da mezzanotte di giovedì 14 maggio, o cittadini e residenti possono spostarsi liberamente tra le tre nazioni. Chiunque arrivi dall’esterno della zona deve, invece, sottoporsi ad autoisolamento per 14 giorni.
In una dichiarazione, il primo ministro lituano Saulius Skvernelis ha definito la mossa “un’opportunità per le imprese di riaprire e un barlume di speranza per le persone che la vita sta tornando alla normalità ”.
Gli Stati Baltici riaprono: ecco le regole
Chiunque, nelle ultime due settimane, non ha viaggiato al di fuori degli Stati Baltici, non è infetto e non è stato in contatto con qualcuno che risultato positivo, può viaggiare liberamente verso le altre nazioni.
Gli stati baltici non sono stati gravemente colpiti dalla pandemia. Ci sono meno di 150 morti registrati tra le tre nazioni, secondo i dati raccolti dalla Johns Hopkins University. I dati ufficiali mostrano un numero molto basso di nuove infezioni e i tre governi stanno allentando le misure restrittive che erano state introdotte.
La Lituania come primo esempio di riapertura
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Cosa fanno le altre nazioni europee
I funzionari dell’Unione europea stanno cercando di incoraggiare altri paesi a porre fine alle restrizioni alla circolazione man mano che crescono le preoccupazioni sull’impatto economico del blocco.
Sia la Finlandia che la Polonia stanno valutando di unirsi al corridoio di viaggio nel Baltico. Estonia e Finlandia agevolano già oggi i viaggi per affari e istruzione, così come Polonia e Lituania.
Altre nazioni stanno revocando le restrizioni imposte a causa del coronavirus alle frontiere. La Germania ha iniziato a riaprire parzialmente e prevede di aprire tutti i suoi confini il 15 giugno, a condizione che il numero di nuovi casi non peggiori.