Oltre 1,5 milioni di persone sono rimaste senza corrente nella città meridionale ucraina di Odessa sabato, dopo un attacco notturno da parte di “droni kamikaze” russi, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelenskyy. L’autorità energetica della regione ha avvertito che le riparazioni dopo gli attacchi di venerdì richiederanno settimane, forse fino a tre mesi. “Dopo l’attacco notturno dei droni iraniani, Odessa e altre città e villaggi della regione sono al buio”, ha dichiarato il presidente Zelenskyy.
“Ad oggi, più di un milione e mezzo di persone nella regione di Odessa sono senza elettricità”.
Kyrylo Tymoshenko, vice capo dell’amministrazione presidenziale, ha dichiarato che solo le infrastrutture critiche, tra cui ospedali e reparti di maternità, hanno accesso all’elettricità. “La situazione rimane difficile, ma è sotto controllo”, ha dichiarato Tymoshenko. Il porto sul Mar Nero era una delle mete preferite per le vacanze di molti ucraini e russi prima che il presidente Vladimir Putin inviasse le truppe nell’Ucraina filo-occidentale il 24 febbraio. Maksym Marchenko, il governatore della regione, ha dichiarato che la Russia ha attaccato la città con “droni kamikaze” durante la notte. “A seguito dell’attacco, non c’è elettricità in quasi tutti i distretti e le comunità della nostra regione”, ha dichiarato. Due droni sono stati abbattuti dalle unità di difesa aerea ucraine, ha aggiunto Marchenko.
La situazione in Ucraina
Venerdì, Kiev ha dichiarato che le regioni meridionali del Paese, segnate dalla guerra, tra cui Odessa, stavano subendo le peggiori interruzioni di elettricità, dopo l’ultimo attacco sistematico della Russia alla rete energetica ucraina. Lunedì la Russia ha sparato decine di missili da crociera contro le infrastrutture chiave dell’Ucraina, mettendo sotto pressione la rete elettrica del Paese, già in difficoltà dopo i ripetuti attacchi. La Russia ha iniziato a colpire le infrastrutture ucraine dopo umilianti sconfitte militari. Giovedì il Presidente Vladimir Putin ha giurato di continuare a colpire la rete energetica ucraina, nonostante la protesta contro gli attacchi che hanno gettato milioni di persone nel freddo e nell’oscurità.
