giovedì, Aprile 18, 2024

Gli Amanti: la statua “erotica” esposta al museo

Gli Amanti, statua raffiguranti immagini a sfondo sessuale, torna esposta al museo. Un archeologo nell’Ottocento ha scoperto la collezione.

Il rinvenimento di altre raffigurazioni analoghe

Ai giorni d’oggi sebbene determinati argomenti restino ancora dei tabù, non ci scandalizziamo ancora di fronte a determinate cose. Ieri, negli scavi di Pompei, è stato rinvenuto in carro cn raffigurazioni erotiche. Il museo di Taranto, invece, ha annunciato il recupero di una statuetta, anch’essa a sfondo sessuale. Questa, ritrovata, dall’archeologo Luigi Viola nel 1880 dopo aver cominciato gli scavi nel borgo di Taranto. Allora, fu Giuseppe Fiorelli, direttore generale dell’Antichità a chiedere di procedere con gli scavi archeologici. Con tutta probabilità, poiché l’epoca era molto lontana e distante dalla nostra, egli si deve essere trovato in estrema difficoltà. Seppur si tratti di oggetti culturali, le loro raffigurazione, devono aver provocato qualche fastidio al tempo.


Restauro a Pompei: altro tesoro sottratto al tempo


Gli Amanti esposti al MarTa

La statua parrebbe risalire al I secolo avanti Cristo. La sua raffigurazione, mostra due amanti in atti carnali, atti a darsi piacere a vicenda. Adesso il reperto risulta in fase di restaurazione, ma verrà presto messa a disposizione degli sguardi curiosi ed attenti dei visitatori del museo. Il MarTa, infatti, ha appena riaperto le proprie porte, dopo mesi di chiusura, causati dall’emergenza sanitaria. Hanno deciso di scegliere un nome, che risultasse appropriato, ma che non ledesse in alcun modo il buon costume, chiamando la statua “Gli Amanti”.

Le opere risalenti a duemila anni fa, di un artista a noi sconosciuto, saranno quindi “messe alla luce” dopo aver subito una censura non volontaria. Essa, risiedeva nei depositi del muse di Taranto dal 1884, come ce lo dimostrano i documenti ad essa riconducibili. Rinvenuta nell’area di Santa Lucia, dove adesso, sorge imponente l’Arsenale Militare che, proprio in quegli anni, aveva preso vita. Sicuramente l’archeologo che ha ritrovato manufatti antichi, che mostravano situazioni private ed intime, deve aver di certo provato imbarazzo per quei tempi, motivo per cui ad oggi, sono state rinchiuse in un freddo magazzino.

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