giovedì, Aprile 25, 2024

Gisele Bündchen: la top model festeggia oggi 40 anni

Compie oggi 40 anni Gisele Bündchen, supermodella di fama mondiale che non ha bisogno di presentazioni! Dagli anni ’90 è ormai nota semplicemente come Gisele, un’inconfondibile bellezza e un carisma senza pari.

Nasce in Brasile il 20 luglio 1980, in una famiglia modesta di origini tedesche ed oggi è una delle modelle più ricche al mondo. Il suo è un successo rapido e folgorante che porta Gisele a divenire famosa in breve tempo, a posare per oltre 7000 copertine, nonché a solcare le più prestigiose passerelle.

I marchi più celebri del mondo la scelgono come testimonial e modella. Sfila per Yves Saint Laurent, Dior, Louis Vuitton. Ed ancora per Versace, Valentino e Jean-Paul Gaultier. Sono solo alcune delle tantissime firme con cui collabora.

Ma da dove è partita la scalata di Gisele?

Origini e Successo

Nel 1994 Gisele era una ragazzina di appena 14 anni. Nel giorno che avrebbe cambiato radicalmente la sua vita, si trovava con le amiche in un McDonald’s di San Paolo, in Brasile. Nel noto fast-food, in quel momento, il caso volle che si trovasse anche un manager dell’agenzia Elite Model Management. Ne rimase affascinato e le propose di intraprendere la strada per divenire una modella, intravedendo le potenzialità che il mondo intero conoscerà da li a poco.

Bundchen

Inizialmente, Gisele non si mostrò così convinta perché il suo sogno era di diventare una giocatrice di pallavolo. Decise comunque di tentare quel percorso, fu la scelta vincente.

Negli anni ’90, a New York, incontra Alexander McQueen, che la scelse per sfilare sulle sue passerelle e questo fu il suo fortunato trampolino di lancio. In poco tempo Gisele divenne una delle modelle più richieste. Non solo sulle passerelle ma anche sulle copertine delle più autorevoli riviste di moda. Harper’s Bazar, Vogue, Elle, Cosmopolitan e molte altre.

Secondo la rivista Rolling Stone, Gisele è “la donna più bella del mondo”. Forbes la elegge come “la modella più ricca del mondo”. Vogue la definì “la modella del millennio” e per tutti è “la modella più sexy degli anni ’90.

GISELE BÜNDECHEN: l’angelo di Victoria’s Secret

Certamente, Gisele è stata uno dei volti, anzi, degli angeli più noti della celebre azienda di lingerie Victoria’s Secret. Le riviste, i cronisti e gli ammiratori concordano sul fatto che Gisele sia stata “l’angelo per eccellenza“, dal 1999 al 2006.

Fu proprio Gisele ad indossare, nel 2000, il famoso Red Hot Fantasy Bra. Si tratta del reggiseno più costoso al mondo. Su una base di raso rosso si trovano 1300 pietre preziose per un valore di 15 milioni di dollari. Per queste ovvie ragioni il reggiseno rientra nel Guinness World Records.

È proprio sulla passerella di Victoria’s Secret che Gisele si distingue, oltre che per il suo fisico statuario, per la sua inconfondibile camminata: la “horsewalk“, camminata da cavallo.

No, non è nulla di negativo! Anzi, si tratta di una camminata decisa, sexy e carismatica, nel compiere il passo alza molto il ginocchio e segue lo slancio deciso del piede. Gisele così conquista gli spettatori, ammaliati dal suo fascino.

Gisele Bündchen: tutti i “difetti” divenuti carte vincenti

Chi penserebbe mai che Gisele, agli inizi, fosse considerata “brutta”? Eppure, si, è accaduto anche questo! Agli inizi della sua carriera Gisele, subì il rifiuto di numerosi agenti che non la consideravano bella, non abbastanza almeno, per rispecchiare gli standard richiesti.

Ma quali erano questi difetti, per i quali Gisele ha ricevuto numerosi “no”?

Sin da adolescente Gisele, come ammette lei stessa in numerose interviste, era oggetto di bullismo da parte dei suoi coetanei, per via della sua “straordinaria” altezza. Troppo alta, gambe troppo lunghe, troppo longilinea… Insomma, tutto troppo. Quelle caratteristiche però, sono state la sua carta vincente per sfondare nel mondo della moda. “Difetti” che le hanno aperto le porte per divenire una delle top model più ricercate al mondo.

Non solo il fisico però veniva preso di mira. Anche il viso di Gisele passò attraverso numerose critiche. Quali potevano mai essere questi difetti che rendevano il suo volto “poco attraente”?

Primo fra tutti, nota dolente da sempre, il naso. Troppo lungo, troppo grande per apparire sulla copertina di una rivista. Gisele confessa che, molto spesso, si sentì dire “con quel naso non farai mai strada come modella”, o ancora “nessuno metterà in copertina un volto come il tuo”. In contrapposizione ad un fisico rasente alla perfezione: alta, snella e misure da capogiro (89-59-89), il suo naso rappresentava un ostacolo.

Nel 1998 Gisele Bündchen posò per Missoni, collezione autunno-inverno. Il fotografo, ricorse però, ad una scelta a dir poco, originale. Decise infatti di coprirle parzialmente il volto con i capelli! Scelta dettata dal timore che il naso, troppo grande, potesse rovinare il risultato finale. Inoltre, altri sarebbero stati i “difetti” da occultare: le lentiggini, gli zigomi pronunciati ed un sorriso dirompente. Denti perfetti sì, ma troppo grandi secondo i canoni.

Carisma e personalità battono la perfezione fisica

In molti le hanno anche consigliato di sottoporsi ad un intervento di chirurgia plastica, per rifarsi il naso, in linea con gli standard richiesti. Gisele, non cedette mai. Al contrario, sostiene da sempre “tutti mi dicevano che i miei occhi erano troppo piccoli, il naso troppo grande. Mi sono detta: sai cosa? Il naso grosso è sinonimo di personalità”.

E Gisele, in fatto di personalità, è una fuori classe. Nell’ambiente del Fashion System la ricordano tutti per la sua energia positiva, il suo entusiasmo e magnetismo. Nel 2013 inoltre, il suo volto, tanto criticato all’inizio, viene scelto da Chanel per come testimonial per la linea di make-up Les Beiges.

Oltre le gambe c’è di più…

Gisele Bündchen non è solamente la Top Model dal fisico perfetto. È anche un’imprenditrice di successo nonché attiva ambientalista.

Gisele si è sempre battuta, in prima linea, per promuovere importanti messaggi, volti a sensibilizzare l’opinione pubblica, riguardo l’ambiente. In particolare, diviene Ambasciatrice dell’ONU per il suo impegno a favore del rispetto verso la natura. È, inoltre, grande sostenitrice del progetto volto a proteggere la foresta Amazzonica dalla deforestazione. A tal proposito, riceve nel 2017, il Vogue Eco Laureate Award.

Inoltre, è l’ideatrice del progetto di una collana, per Harper’s Bazaar (edizione limitata), i cui proventi delle vendite furono devoluti al St. Jude Children’s Hospital. L’obbiettivo fu quello di creare una raccolta fondi per sostenere la ricerca contro il cancro.

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