Giornata Mondiale Contro l’Omofobia: aumentano le violenze in famiglia

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LOS ANGELES, CA - JUNE 13: A defiant fist is raised at a vigil for the worst mass shooing in United States history on June 13, 2016 in Los Angeles, United States. A gunman killed 49 people and wounded 53 others at a gay nightclub in Orlando, Florida early yesterday morning before suspect Omar Mateen also died on-scene. (Photo by David McNew/Getty Images)

Il 17 maggio è Giornata Mondiale Contro l’Omofobia, pensata per esprimere il rifiuto contro le discriminazioni dei diritti di tutti. Nel 1990 l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) dichiarava che l’omosessualità non è considerata una malattia. Sono passati 30 anni, ma le persone LGBT continuano ad essere vittime di violenze e discriminazioni. 

30 anni fa l’OMS rimosse l’omosessualità da elenco malattie mentali

L’allarme delle istituzioni LGBT: durante il lockdown sono aumentate le violenze e gli abusi nelle famiglie italiane

“Sono oltre 50 le persone che ogni giorno (circa 20 mila all’anno), contattano da tutta Italia il nostro servizio o la chat Speakly.org per raccontare le discriminazioni e le violenza che subiscono.  Ha dichiarato Fabrizio Marrazzo responsabile del Gay Help Line 800 713 713  e portavoce del Gay Center. “Allarmante, nell’ultimo anno, è il dato sulle violenze e gli abusi pari al 25% che registra un incremento del 9% rispetto all’anno precedente. Il dato durante l’emergenza Covid-19 è cresciuto sino al 40% per gli adolescenti. Di questi casi meno di 1 adolescente su 60 pensa di denunciare”.  

In questo delicatissimo momento storico che sta vivendo l’Italia e il resto del mondo, parlare di ripartenza senza una riflessione più approfondita sui diritti umani non ha senso.

Dobbiamo impegnarci tutti e di più per combattere i pregiudizi e le discriminazioni nei confronti delle persone LGBT che continuano quotidianamente a vivere nella paura e nell’insicurezza. 

“Combattere l’omofobia è un segno di civiltà” #questionedidiritti 

“E’ una questione di diritti umani che riguarda tutti noi” è l’appello lanciato dal direttore dell’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziali). Questo periodo di isolamento forzato ha fatto emergere, secondo i dati riportati da Triantafillos Loukarelis, un aumento di episodi di discriminazione e violenza omotransfobica nei contesti familiari.

“Combattere l’omofobia è un segno di civiltà!” ha dichiarato il direttore UNAR rivolgendosi alle istituzioni italiane.

In occasione della Giornata Mondiale Contro l’Omofobia, la transfobia e la bifobia, la Farnesina ha riaffermato l’impegno preso dalla nostra nazione a sostegno della lotta contro la discriminazione di genere e dell’identità di genere. L’Italia fa parte infatti del Global Equality Fund (GEF), un fondo internazionale istituito nel 2011 per finanziare progetti volti a tutelare i diritti delle persone Lgbti.