Giappone e Regno Unito hanno annunciato di aver firmato un accordo bilaterale di libero scambio post-Brexit. Tale accordo verrà attuato dal 1° gennaio 2021. Garantirà continuità nel commercio e negli investimenti oltre la fine del periodo di transizione di Londra con l’Unione Europea.
Giappone e Regno Unito, ci saranno nuovi accordi?
Giappone e Regno unito hanno annunciato la firma di un accordo bilaterale di libero scambio post-Brexit. I due Paesi hanno deciso di negoziare tale accordo poiché l’accordo raggiunto tra Giappone e UE non include il Regno Unito dopo il completamento del periodo di transizione Brexit a dicembre.
Il ministro degli Esteri giapponese, Toshimitsu Motegi, e il Segretario britannico per il commercio internazionale, Liz Truss, hanno accolto l’accordo “storico” come la promozione del libero scambio e il rafforzamento dei legami bilaterali. Il governo di Londra inoltre vede questo accordo come un passo per entrare a far parte del partenariato trans-pacifico che raggruppa 11 nazioni del Pacifico.
Truss ha dichiarato: “[l’accordo] Fornisce alle imprese britanniche la porta d’accesso all’Asia-Pacifico. E apre la strada all’adesione alla Trans-Pacifc Partnership”. Motoegi ha affermato: “Anche il Giappone accoglie con favore l’interesse del Regno Unito ad aderire al TPP-11 e continuerà a fornire il supporto necessario”.
Notando che molte aziende giapponesi hanno ampliato le loro attività nel Regno Unito come porta di accesso all’Europa continentale, Motegi ha detto: “E’ di fondamentale importanza che la catena di approvvigionamento tra Regno Unito e l’Unione Europea sia mantenuta anche dopo il ritiro del Regno Unito dall’UE”. Ha poi aggiunto: “Il Giappone ha grandi speranze che venga raggiunto presto un accordo sui negoziati tra Regno Unito e Unione Europea sulla loro futura partnership”.
Cosa prevede l’accordo
L’accordo con il Giappone è il primo patto commerciale del Regno Unito con una grande economia dopo l’uscita dall’UE.
Il nuovo accordo prevede la rimozione graduale di tariffe sulle auto giapponesi, portandole a zero nel 2026. Mentre Londra eliminerà immediatamente le tariffe sui vagoni ferroviari e ricambi auto. Invece le tariffe giapponesi sui prodotti agricoli britannici sono mantenute allo stesso livello dell’accordo con l’UE.
Le norme sul commercio elettronico e sui servizi finanziari sono diventate più ambiziose. Sarà incluso il divieto per i governi di chiedere alle imprese di divulgare algoritmi utilizzati nella tecnologia di intelligenza artificiale e nei dati di crittografia.
Le aziende con sede nel Regno Unito sono preoccupate
Mentre le aziende giapponesi hanno accolto con favore l’accordo, quelle con sede nel Regno Unito e che operano nell’Europa continentale sono ancora diffidenti sul fatto che Londra riuscirà a raggiungere un accordo di libero scambio con il blocco entro la fine del periodo di transizione. Le aziende sottolineano che, senza tale accordo, le attività europee delle aziende giapponesi potrebbero essere interrotte.
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