Gerolamo Gaslini, l’uomo e il mecenate

Nell'anniversario della nascita del fondatore dell'ospedale pediatrico Gaslini

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Chi arriva a Genova non può non notare o, almeno, non sentir parlare dell’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini.

Opera di primaria importanza per la città, ma anche per l’Italia intera, e non solo.

Il racconto di un demone e dei suoi demoni

Nei decenni tanti bambini sono stati curati e gli si è loro garantita una vita normale grazie ad interventi di elevato livello e ad una cura successiva sempre vigile.

La sua attività inizia nel 1938, grazie ad un atto d’amore e di solidarietà del Senatore Gerolamo Gaslini, che, a seguito della prematura scomparsa della figlia Giannina all’età di undici anni, si era prefissato l’obiettivo di costruire un ospedale.

Non un ospedale qualunque, bensì una struttura pediatrica con l’ambizione di porsi come punto di riferimento europeo a vocazione scientifica, per assicurare le migliori cure ai bambini.

Fin dall’inizio Gerolamo Gaslini aveva voluto affiancare all’ospedale l’Università di Genova, in grado di garantire quella ricerca scientifica sempre necessaria per le migliori cure da offrire ai più piccoli.

Questo ha portato alla nascita di molte iniziative, tra le quali la scuola delle Vigilatrici d’infanzia, i corsi universitari e i dottorati, il Centro Internazionale di Studi e Formazione CISEF Gaslini.

Uomo d’affari di grande perspicacia, Gerolamo Gaslini deve la sua notorietà innanzitutto alla grande lungimiranza nel mondo della produzione olearia, sulla quale seguì le direttive paterne.

Il suo successo nel settore imprenditoriale correva di pari passo con l’attività filantropica, di cui l’esempio più famoso fu sicuramente la costruzione dell’ospedale Gaslini.

Ma vanno anche ricordati i suoi interventi per finanziare il restauro dell’abbazia di San Gerolamo a Quarto, l’acquisto e donazione allo Stato della Pietà Prenestina, elargizioni fatte alla basilica di Sant’Antonio di Padova e la chiesa del Gesù di Roma.

Gli annali lo ricordano come un personaggio schivo e duro, dedito al lavoro con infaticabile energia.

I dolori della vita lo hanno portato a ricercare proprio quel virgulto vitale da trasmettere ai giovani ospiti del suo ospedale, che da decenni prosegue la sua attività di cura e ricerca infaticabile, proprio come il suo fondatore.