Germania, coinvolte due donne italiane nell’attacco a Duesseldorf

Nel tragico attacco avvenuto presso la stazione ferroviaria di Duesseldorf in Germania lo scorso 8 marzo sono rimaste coinvolte anche due donne italiane. Per l’esattezza, sono zia e nipote le turiste italiane che la scorsa sera si sono trovate nel mezzo dell’aggressione avvenuta per mano di un uomo di 36 anni. Le due donne, provenienti da Bergamo, sono rimaste lievemente ferite, annuncia il console italiano di Colonia Emilio Lolli.

I testimoni raccontano di aver assistito ad una scena cruenta: “c’era sangue dappertutto”, affermano. L’uomo ha agito con un’ascia provocando in tutto nove feriti, di cui quattro gravi. Tra questi vi è anche un bambino di tredici anni che è stato colpito a un braccio.

La Germania, dopo i precedenti eventi terroristici, ha vissuto un nuovo momento di paura, tuttavia sembra sia possibile escludere la pista “Isis”, in quanto l’attacco è stato scatenato da un uomo avente problemi psichici. Questo avrebbe iniziato a destare panico tra la gente sul tram per poi continuare il suo attacco in stazione. L’uomo, che ha provato a scappare, è stato poi catturato dalla polizia. Gli inquirenti affermano che l’aggressore, originario del Kosovo e “paranoide e schizofrenico”, abbia agito senza complici.

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