La Georgia affronta una delle crisi istituzionali più gravi degli ultimi anni, con tensioni crescenti tra il governo e l’opposizione, che si riflettono anche nelle proteste quotidiane per le strade di Tbilisi. Il governo di Sogno Georgiano ha fissato per oggi l’elezione del nuovo presidente da parte del Collegio elettorale, ma la presidente uscente Salomé Zourabishvili, filoeuropea, rifiuta di cedere il mandato, denunciando l’illegittimità del nuovo Parlamento e quindi del Collegio elettorale, a causa delle frodi elettorali denunciate nelle legislative del 26 ottobre.
Un’elezione contestata: Kavelashvili unico candidato
L’unico candidato alla presidenza è Mikheil Kavelashvili, ex calciatore e figura populista con posizioni anti-occidentali, sostenuto dal partito di governo. L’esito dell’elezione, scontato vista la maggioranza di Sogno Georgiano, sarà annunciato nelle prossime ore, ma i rappresentanti dell’opposizione hanno già annunciato il boicottaggio del voto.
Proteste e richieste di nuove elezioni
Le proteste, giunte al 106° giorno consecutivo, chiedono nuove elezioni legislative e denunciano il rafforzamento dei legami della Georgia con la Russia sotto il governo di Sogno Georgiano. La sospensione dei negoziati per l’adesione all’Unione Europea, annunciata il 28 novembre dal premier Irakli Kobakhidze, ha aggravato il malcontento popolare.
Zourabishvili, eletta presidente nel 2018 con il sostegno di Sogno Georgiano, si oppone fermamente alla legittimità del nuovo governo: “Non ci sarà nessuna inaugurazione e il mio mandato prosegue. Sono protetta dalla gente che scende in piazza”, ha dichiarato.
Pressioni internazionali e sanzioni
La crisi in Georgia ha attirato l’attenzione internazionale. Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni contro 20 esponenti georgiani, accusati di “danneggiare la democrazia”. Mercoledì, il presidente francese Emmanuel Macron ha telefonato al fondatore di Sogno Georgiano, Bidzina Ivanishvili, evidenziando l’esitazione dell’Occidente nel riconoscere la legittimità delle elezioni legislative di ottobre.
Il ruolo di Mikheil Kavelashvili
Kavelashvili, ex calciatore del Manchester City e figura simbolica per il partito al potere, promuove valori tradizionali e un’agenda più vicina a Mosca. La sua candidatura è sostenuta da Bidzina Ivanishvili, che lo ha definito “l’incarnazione del georgiano tradizionale”.
Prospettive future: rischio di escalation
L’insediamento del nuovo presidente è previsto per il 29 dicembre, ma le tensioni tra il governo e l’opposizione potrebbero portare a una nuova escalation di proteste nelle strade. Intanto, la Georgia rischia di rimanere ulteriormente isolata dall’Occidente, con conseguenze potenzialmente gravi per la sua politica interna ed estera.