Cenni di vita e opere
Hegel nacque a Stoccarda, frequentò l’Università di Tübingen per studiarvi teologia. Dopo aver portato a termine gli studi di teologia e filosofia, il pensatore si trasferì a Berna come precettore di una famiglia dell’aristocrazia del luogo. Dopo Berna invece si trasferì a Francoforte e poi a Jena. Hegel conseguì l’abilitazione all’insegnamento universitario. Insegnò all’Università di Berlino ove tenne anche la carica di Rettore.
Gli scritti del periodo giovanile, composti tra il 1793 e 1800, tendono ai temi religiosi e politici. La prima grande opera di Hegel è la Fenomenologia dello Spirito, pubblicata nel 1807. Dopo la Fenomenologia fu la volta della Scienza della logica e l’Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio. Lineamenti di filosofia del diritto fu invece pubblicata nel 1821. Dopo la morte del filosofo gli scolari raccolsero e ordinarono i suoi corsi di Berlino: Lezioni sulla filosofia della storia; Estetica; Lezioni sulla filosofia della religione; Lezioni sulla storia della filosofia, Lezioni di filosofia del diritto.

Capisaldi del sitema di Hegel
Georg Wilhelm Friedrich Hegel è uno dei massimi filosofi di tutti i tempi ed è stato un rappresentante importante dell’idealismo. L’idealismo si sviluppò soprattutto in risposta al nodo filosofico kantiano relativo all’opposizione tra noùmeno e fenomeno. L’idealismo hegeliano potrebbe essere descritto come la dottrina della risoluzione dialettica del finito nell’infinito: «la proposizione che il finito è ideale costituisce l’idealismo (…). L’idealismo della filosofia consiste soltanto in questo: nel non riconoscere il finito come un vero essere». Per Hegel la realtà è un organismo unitario e questo grande sistema è l’Infinito o Assoluto; il finito non esiste perchè questo ente finito altro non è che un’espressione parziale dell’infinito.
Alla base del sistema hegeliano c’è il concetto di identità tra razionale e reale. L’infinito che è la realtà viene definito dal filosofo in termini di Idea o di Ragione; Hegel così insiste sulla identità perfetta di pensiero ed essere o meglio di ragione e realtà. Da questo assunto il famoso aforisma: «ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale». Pensiero e realtà si identificano completamente; la realtà quindi non è semplicemente soggettiva ma combacia con la realtà in sè. L’idealismo di Hegel è un idealismo assoluto ed è un sistema che risolve la contraddizione lasciata da Kant. Inoltre il filosofo ha assegnato un compito fondamentale alla filosofia: comprendere e giustificare la realtà. Il compito della filosofia consiste nel prendere atto della realtà e nel comprenderne le strutture razionali che la costituiscono, il filosofo così ha scritto: «comprendere ciò che è è il compito della filosofia, poichè ciò che è è la ragione».
La dialettica. L’Assoluto per Hegel è divenire. La legge che regola il divenire è la dialettica, che rappresenta sia la legge ontologica di sviluppo della realtà che la legge logica di comprensione della realtà. La dialettica è un sistema triadico; essa globalmente e sinteticamente considerata consiste in una tesi, affermazione di un concetto astratto, in un’antitesi, negazione del concetto precedentemente affermato come alcunchè di limitato o finito, in una sintesi ossia nell’unificazione della precedente affermazione e negazione. La sintesi è una riaffermazione potenziata dell’affermazione iniziale ottenuta tramite la negazione della negazione (antitesi).
Tripartizione della filosofia. L’idea, l’idea in sè e per sè, è oggetto della Logica. La Natura è oggetto della Filosofia della Natura e lo spirito è invece oggetto della Filosofia dello Spirito. Hegel così suddivide la filosofia. La logica studia i concetti e le categorie che formano la struttura originaria del mondo. Essa si divide in logica dell’essere, dell’essenza e del concetto. Lo studio del pensiero, la logica, equivale di fatto allo studio dell’essere dunque Logica e Metafisica, per il pensatore, coincidono. La Filosofia della natura è la considerazione teoretica e quindi pensante della natura. Essa si divide in meccanica, fisica e fisica organica. La filosofia dello spirito è la più concreta delle conoscenze e perciò la più alta e difficile, è lo studio dello spirito considerato come libertà e secondo la triade di spirito soggettivo, oggettivo e assoluto. Lo spirito soggettivo è lo spirito individuale, è lo spirito considerato nel suo lento emergere dalla natura e nel suo progressivo porsi come libertà. Esso si divide nelle parti di antropologia, fenomenologia e psicologia. Lo spirito oggettivo è lo spirito fattosi mondo, ossia in quell’insieme di determinazioni sovra-individuali che Hegel raccoglie sotto il concetto di diritto. I momenti dello spirito oggettivo sono anch’essi tre: il diritto astratto, la moralità e l’eticità. Lo spirito assoluto è lo spirito giunto al suo completamento: lo spirito che riassume in sè il Tutto, l’idea giunta alla piena coscienza della propria infinità e assolutezza. Lo spirito assoluto coglie se stesso nelle forme di arte, religione e filosofia.