Georg Hegel e i punti del suo sistema filosofico

Georg Wilhelm Friedrich Hegel è filosofo e teologo tedesco. La sua filosofia si fonda sulla molteplicità degli aspetti della realtà. Come pure per le diverse forme culturali con cui l’uomo da sempre ha cercato, e cerca, di pensare e comprendere la realtà.

Vita e opere

Georg Wilhelm Friedrich Hegel nasce nel 1770 a Stoccarda e muore a Berlino nel 1831. Ritiene tutta la sua filosofia precedente a lui come preparatoria alla sua.

Hegel frequenta il ginnasio di Stoccarda e si forma nelle discipline umanistiche, soprattutto nella conoscenza dei classici latini e greci. Sceglie di studiare Teologia a Tubinga. Si tratta di un seminario articolato in due anni di filosofia seguiti da tre di teologia. Durante questi anni, si avvicina al pensiero di Immanuel Kant, Jean-Jacques Rousseau. E stringe amicizia con il filosofo Friedrich Schelling.

Lavora come precettore presso una famiglia di Berna che abbandona alla morte del padre. Così si dedica alla carriera accademica. Dopo aver insegnato anche a Jena, dirige il ginnasio a Norimberga. Successivamente, è professore all’Università di Berlino.

Le sue opere sono distinguibili in quattro gruppi:

  • scritti teologici
  • scritti giovanili tra cui “La fenomenologia dello Spirito”
  • scritti sistematici, tra cui “La logica” e “Enciclopedia delle Scienze in compendio”
  • opere postume.

La Fenomenologia dello Spirito di Georg Hegel

“La Fenomenologia dello Spirito” si può paragonare ad uno schema che vuole presentare i punti fermi che Hegel prende in considerazione nel suo sistema filosofico.

Qui, Hegel opera una descrizione dell’itinerario che la coscienza segue per giungere al sapere assoluto e alla libertà. Tale corso ha delle tappe al cui fondamento c’è un movimento dialettico. Esso è il principio di contraddizione, che è alla base di tutto. La molla è la negazione che è alienazione, cioè diventare altro, o superamento. Questa alienazione esige il superamento, che si ha nella sintesi. Per cui, esige una nuova affermazione (=tesi).

Le tappe sono:

  • sensazione
  • percezione
  • autocoscienza, la quale si moltiplica in una pluralità di autocoscienze che entrano in conflitto tra di loro.

La dialettica

La dialettica (=principio di contraddizione) è la lotta di opposti. Ad esempio nel mondo antico, c’era la lotta tra servo e padrone, dove si ha il rovesciamento nel suo opposto. Cioè, il servo si emancipa attraverso il lavoro, quello stesso che prima era il motivo della sua schiavitù. Ora è il tramite della sua liberazione, in quanto gli permette di giungere alla coscienza della propria autonomia. Nel mondo medioevale, la dialettica si ha tra finito e infinito. Si cerca di colmare il divario attraverso il culto, finché si arriva a riconoscere la ragione come il tutto.

Enciclopedia delle scienze in compendio

Le parti dell’ “Enciclopedia delle scienze in compendio” rappresentano i principali fondamenti del suo sistema. Il punto di partenza del pensiero di Hegel è l’assoluto di Schelling che non considera l’unità indifferenziata, bensì le distinzioni. Il principio universale è rappresentato dal soggetto trascendentale che si aliena per raggiungere il sapere assoluto e la libertà.

Ragione e realtà

Con Hegel si parla di identità tra ragione e realtà. Per Hegel, tutto ciò che è razionale è reale e tutto ciò che è reale è razionale. Egli afferma: “per il fatto che lo penso, esiste”.

Se si identificano ragione e realtà, si identificano anche logica e metafisica. Per Hegel si identificano, per cui per questo filosofo parlare di logica o di metafisica è la stessa cosa. Quindi, le categorie che hanno valenza logica e metafisica, sono la stessa cosa. Ma non sono uguali. Infatti, in Hegel tutto si identifica, c’è l’identità tra pensiero ed essere. Hegel dà il primato alla ragione sull’intelletto. Realtà e ragione sono la stessa cosa per cui non ci può essere una logica dell’ astratto, ma una logica del concreto. La logica di Hegel si fonda sulla contraddizione. Infatti, esiste l’‘universale concreto’, fatto di tante parti che costituiscono l’universo.

Il sistema hegeliano

Le grandi articolazioni del sistema hegeliano sono tre:

  • logica o studio dell’idea in sé;
  • filosofia della natura;
  • filosofia dello spirito.

Se si privilegia la tesi, c’è preferenza verso le cose così come stanno. In tal caso, si ha il conservatorismo. Se si privilegia l’antitesi, si vuole rinnovare tutto. Si punta sul nuovo contro l’antico. Se si preferisce accentuare la sintesi, si parla di qualunquismo, quindi le più comuni sono le prime due.

Per Hegel la ragione è tutto, per cui esiste solo il pensiero puro così come la storia è il mondo delle idee.

La storia per Georg Hegel

Di tutto il sistema hegeliano quello che ha maggior peso è lo spirito oggettivo. Non si realizza più a livello individuale, bensì nella comunità. Infatti, l’etica consente di realizzare pienamente lo spirito oggettivo in tre enti. Essi sono famiglia, società e stato. Per Hegel, la storia è il cammino che la ragione fa per realizzare pienamente se stessa, per arrivare all’autocoscienza e alla libertà, dopo un cammino pieno di ostacoli. La ragione riesce a realizzarsi dopo aver trionfato sullo spirito dei vari popoli. Ancora, la storia è lotta tra i popoli per l’affermazione dell’egemonia di un uomo su un altro. Lo spirito dei popoli è manifestazione di questa realtà più profonda che è l’idea, la ragione. Si realizza attraverso l’individualità, per cui l’uomo diviene un mezzo. I singoli uomini vengono chiamati da Hegel ‘eroi cosmico-storici’, che non hanno, cioè, valore in sé, ma rispetto a quanto hanno contribuito nella realizzazione della ragione. Si evince che il particolare è poco importante rispetto all’universale. Gli uomini non si accorgono che la ragione si serve di loro. Lo stato hegeliano è uno stato etico: lo stato è tutto. Determina la vita dei singoli che sono subordinati ad esso. Oggi si potrebbe parlare di ‘stato totalitario’, dove non c’è libertà, e che non è la stessa cosa che dire ‘stato assoluto’, invece costituito da un sovrano che fa ciò che vuole. Ma se questi vuole il bene, c’è un margine di libertà.

Conclusioni

Nel suo pensiero, Hegel ha avuto il merito di evidenziare il conoscere umano come creativo. Come quello di aver dato un’unità profonda e dinamica del reale e presenza della dialettica del pensiero. Un suo limite è che a fondamento di tutto c’è il principio della contraddizione, cioè essere e non essere insieme sono alla base della realtà. Un altro limite è che il singolo è mezzo perché la ragione realizzi se stessa, quindi il singolo, fatto il suo compito, viene abbandonato al suo destino.

https://www.periodicodaily.com/ludwig-feuerbach-la-filosofia-nellinfluenza-di-hegel/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Stay Connected

0FansLike
0FollowersFollow
0SubscribersSubscribe
- Advertisement -spot_img

Latest Articles