A Gaza, dopo un mese di apparente calma, torna la tensione. Raid aerei israeliani hanno attaccato la Striscia di Gaza dopo che un razzo è atterrato in territorio israeliano. L’Unione europea chiede calma e responsabilità.
Raid aerei israeliani a Gaza
A Gaza torna la tensione. Aerei da guerra israeliani hanno attaccato siti nella Striscia di Gaza dopo che un razzo è atterrato in un kibbutz di Nahal Oz nel sud di Israele. Il portavoce dell’esercito israeliano ha affermato che i raid aerei hanno preso di mira postazioni militare di Hamas. In particolare, un impianto di produzione di armi e un tunnel sotterraneo appartenenti ad Hamas.
I raid arrivano mentre crescono le tensioni tra Israele e Palestina. Nei giorni scorsi, il popolo palestinese è rimasto indignato dopo l’uccisione di un giovane palestinese, Ammar Mufelh, 23 anni, da parte di un soldato israeliano in pieno giorno. L’accaduto è stato ripreso da un video. Il filmato, che è circolato sui social, ha scatenato una rabbia diffusa tra i palestinesi. Il ministero degli Esteri palestinese ha condannato l’uccisione di Mufleh come equivalente a un’esecuzione, e gli attivisti palestinesi e gli utenti dei social media stanno usando l’hashtag “Huwara Execution” in arabo, chiedendo una risposta ai crimini da parte delle forze israeliane.
UE chiede una de-escalation
L’Alto rappresentate per la politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha affermato di essere molto preoccupato per la recente escalation di violenza nella Cisgiordania occupata. “Solo negli ultimi giorni, 10 palestinesi sono stati uccisi dalle Forze di sicurezza israeliane (ISF). La tragica uccisione di un palestinese, Ammar Mifleh, da parte di un membro delle ISF ne è stato l’ultimo esempio”, ha detto Borrell. “Tali fatti inaccettabili devono essere indagati e ci deve essere piena responsabilità. Secondo il diritto internazionale, la forza letale è giustificata solo in situazioni in cui esiste una minaccia seria e imminente per la vita“, ha aggiunto.
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