giovedì, Aprile 25, 2024

Gay Pride: a Giugno la manifestazione per l’orgoglio gay

Dai primi del mese, fino al 28 giugno, in gran parte del mondo si festeggia il Gay Pride, l’orgoglio e il coraggio della comunità LGBT. Tante le manifestazioni sparse in tutto il mondo, che come sempre daranno vita ad una marcia colorata ed orgogliosa.

La prima marcia nella New York del 1969

L’usanza di marciare e dar vita ad una manifestazione pacifica, vivace ed entusiasta risale al 28 Giugno 1969, in onore di eventi poco gradevoli. L’evento ricorda, infatti, i moti di Stonewall. Il 27 Giugno, infatti, ci furono violentissimi scontri fra la comunità LGBT e la polizia newyorkese che irruppe, durante la notte, nel bar gay Stonewall Inn, in un quartiere di Manhattan. Simbolo della rivolta fu la donna transessuale Sylvia Riviera, che pare abbia risposto alla violenza della polizia lanciando una bottiglia. Proprio per questo accaduto, il 28 Giugno 1969 viene ricordato come l’inizio della ribellione della comunità LGBT per ottenere la libertà, il rispetto, e l’accettazione. Lo slogan dei manifestanti era «Noi siamo ovunque!»: da quel momento ebbero inizio le manifestazioni LGBT che oggi conosciamo come Gay Pride.

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Foto della manifestazione dopo l’accaduto allo Stonewall Inn, New York 1969

Il Gay Pride in Italia

Più tardi, il 5 Aprile 1979, il Gay Pride arrivò anche in Italia. La manifestazione iniziò per opporsi al “Congresso internazionale sulle devianze sessuali” , che era organizzato dal centro di sessuologia italiana ed era di ispirazione cattolica. Fu organizzato a Sanremo ed a partecipare furono una quarantina di persone, componenti di varie associazioni omosessuali, come il Front homosexuel d’action révolutionnaire (FHAR) francese , il Gay Liberation Front britannico e il Fuori! italiano. Questo diede inizio ad una serie di annuali manifestazioni per l’orgoglio gay, fino ad oggi.

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Gay Pride di Pisa, 1979

Cosa vuol dire Gay Pride?

Gay Pride , dall’inglese, significa letteralmente ” Orgoglio gay”. La traduzione italiana più esatta, però, è ”fierezza”. La fierezza, opposta alla vergogna, mostra una comunità libera, che si accetta, che sa di essere proprio come è per natura e per predisposizione naturale, che è orgogliosa di essere gay, lesbica, trans, e bisessuale e vuole mostrarlo senza paura, marciando e portando una bandiera con i colori dell’arcobaleno. La giornata mondiale dell’orgoglio gay non è solo per la comunità LGBT, ma per chiunque li accetta e li sostiene ogni giorno. Nella realtà mondiale, in moltissimi paesi è ancora proibita l’omosessualità, quasi in tutti è ancora vista con molta diffidenza. La marcia arcobaleno serve a ricordare i diritti umani , che l’amore è amore, e che è inconcepibile ritenere sbagliato e nascondere ciò che si è. Anche quest’anno, guardiamo alla Bandiera Arcobaleno come un simbolo , una vittoria che stiamo conquistando pian piano, una libertà che è giusto dare a chi non è diverso, ma solo , semplicemente, se stesso.

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Gay Pride di New York: una signora fiera di sua figlia porta da anni lo stesso cartello

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