giovedì, Marzo 28, 2024

Gattuso sul suo futuro: “Inter e Juventus? Sono e sarò milanista, ma perché no?”

Intervistato dalla Gazzetto dello Sport, a margine della tappa del Fifa World Cup Trophy Tour by Coca Cola a Roma, Rino Gattuso ha raccontato le sue ambizioni di tornare su una panchina dopo l’esperienza a Palermo: “E’ arrivata un’offerta dalla Malesia, ma ho scelto di stare qui e trovare una panchina per giugno. Accetterei una proposta dai Rangers (squadra nella quale l’ex centrocampista del Milan ha militato da calciatore, ndr), ma non solo. Inter e Juventus? Ora non mi vorrebbero, ma perché no? Rifiutare non sarebbe professionale, anche se sono sempre stato e sempre sarò milanista. Da giocatore avrei detto no sia all’Inter sia alla Juve, ma questo è un altro lavoro.

“Un lavoro complicato – racconta Gattuso – Io ho iniziato a prendere appunti a 25-26 anni, ma il gioco è cambiato tantissimo. Nel 2006 abbiamo vinto il Mondiale con un calcio antico, molta difesa e ripartenze, però avevamo in Lippi un grande leader. Oggi io probabilmente non troverei posto in Nazionale, perché non si può più giocare con un atteggiamento difensivo. Guardate il City, a tratti contro il Barcellona non ha preso palla. Ora spesso si vince dominando un due contro due o un tre contro tre in mezzo al campo. In settimana, si fa meno lavoro sulla forza ma sono cresciuti gli esercizi a campo ridotto“. Ringhio ha poi aggiunto riferendosi a Inzaghi, che sembra il predestinato futuro tecnico rossonero: “Pippo (Inzaghi, ndr) è un malato di pallone, cura tutti i dettagli, vive a pane e calcio. Ha ancora il veleno addosso, come da calciatore. Seedorf? E’ un uomo di larghe vedute, molto intelligente“.

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