G7 e web tax: Amazon potrebbe farla franca?

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G7 e web tax: sabato 5 giugno, i ministri delle finanze del G7 si sono incontrati a Londra. Hanno sancito un accordo storico per far pagare più tasse alle grandi aziende come Apple, Microsoft, Google e Facebook. I due punti principali di questo accordo, sono: un’imposta globale minima sulle società fissata almeno al 15% e un’imposta sugli utili superiore a un margine del 10% per le multinazionali più grandi e redditizie. Ma un provvedimento mirato ai profitti dei colossi di Internet sembra escludere Amazon, ancora oggi considerata pioniera dell’ottimizzazione fiscale.

Amazon e web tax: risparmiare attraverso il basso margine di profitto?

Mentre il gigante dell’e-commerce ha raggiunto un fatturato di 386 miliardi di dollari nel 2020 e il suo valore di mercato è stimato in 1,6 miliardi di dollari, la società fondata da Jeff Bezos ha raggiunto solo il 6,3% di margine di profitto nel 2020. Uno dei motivi di questi bassi margini? Amazon sta reinvestendo pesantemente. Per Ryan Murphy, professore di contabilità presso la School of Management dell’Università di Sheffield, la soglia di profitto del 10% è inappropriata a causa dei diversi modelli di business di queste grandi aziende. I prossimi negoziati potrebbero includere una “segmentazione” della tassazione, in cui solo le parti redditizie delle società sarebbero soggette a tassazione. Tuttavia, rimane possibile che alcune aziende riorganizzino le proprie operazioni per rimanere al di sotto della soglia del margine di profitto del 10%, a meno che non vengano messe in atto regole rigide. 

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Le parole dei protagonisti

Per Janet Yellen, Segretario del Tesoro degli Stati Uniti, non c’è dubbio che società come Amazon o Facebook saranno soggette a questa nuova tassa. Poche indicazioni precise per il momento da parte del colosso dell’e-commerce. “Riteniamo che un processo guidato dall’OCSE che crei una soluzione multilaterale contribuirà a portare stabilità al sistema fiscale internazionale. L’accordo del G7 segna un gradito passo avanti nel raggiungere questo obiettivo”, ha affermato un portavoce di Amazon. Sono in corso le trattative per definire un quadro preciso per la tassazione delle grandi imprese prima del vertice del G20 in programma a luglio, durante il quale è prevista la ratifica del testo.


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