sabato, Dicembre 2, 2023

Futuro del Kurdistan siriano: che fare dopo un ritiro Usa?

Nel conflitto siriano le decisioni e le scelte fate per il futuro del Kurdistan siriano sono contrastanti, nonché disastrose. Appoggiati dalle forze statunitensi contribuiscono nel combattere l’ISIS ma anche a contrastare l’Esercito Arabo Siriano. Scelte poco diplomatiche prese sotto l’euforia di un possibile stato indipendente curdo..

Ma quale futuro si aspetta il Kurdistan siriano?

Per capire meglio le scelte bisogna partire dalle relazioni dei curdi con il governo siriano. I curdi in Siria, prima del conflitto godono di una certa autonomia, le loro tradizioni, insegnamento della propria lingua, nonché i loro culti religiosi. In Siria, diverse etnie vivono in pace nel pieno rispetto della fede e delle tradizioni. Inoltre, il governo siriano da sempre cura questo equilibrio. Dopo le primavere arabe, tocca alla Siria a essere scossa da un conflitto armato che dura da dieci anni. I curdi in Siria non sempre sono coerenti con le scelte che prendono. Armati dagli statunitensi combattono l’ISIS cercando però anche il distacco politico e territoriale dal governo siriano. Una scelta che pagheranno molto cara dopo l’intervento della Turchia in Siria. Il parziale ritiro statunitense trova i curdi abbandonati e facile preda delle incursioni turche.


Presenza statunitense in Siria illegale

USA saccheggiano petrolio siriano in territorio occupato illegalmente

Russia conquista giacimenti siriani a Raqqa


Una presenza statunitense per sempre?

Alexander Lavrentiev, rappresentate diplomatico in Siria invita le milizie curde a dialogare con il governo siriano al fine di sviluppare dei punti da cui partire. Questo subito dopo che gli statunitensi abbandonavano il governo dell’Afghanistan. Lavrentiev afferma che: “la milizia delle forze democratiche siriane (SDF) sta attualmente cooperando con le forze di occupazione statunitensi che potrebbero ritirarsi bruscamente dalla Siria, come hanno fatto in Afghanistan”. Un avvertimento molto sensato che fa anche pensare sul vero motivo della presenza statunitense nei territori siriani. “Gli iracheni informano la Russia che Baghdad è determinata a rimuovere l’unità militare statunitense dal paese. Se ciò accade, è impossibile per gli Usa rimanere in Siria, causa di difficoltà logistiche” aggiunge il diplomatico.

Il futuro del Kurdistan siriano è l’apertura al dialogo con il governo

È necessario quindi, che i curdi in Siria aprano al dialogo con il governo. È l’unico modo per contribuire nel trovare soluzioni al fine di far uscire la Siria dalla crisi. Sicuramente gli statunitensi non rimarranno per sempre, cosa che mette in difficoltà i curdi. I curdi assieme agli statunitensi controllano quasi il 70 percento dei pozzi petroliferi siriani. Sono molte le volte che il governo siriano denuncia la presenza statunitense in Siria come illegale e non conforme al Diritto Internazionale. Washington, argomenta la sua presenza in Siria come una missione che ha come fine il combattere e prevenire l’ISIS. Motivo che il governo siriano nega categoricamente, denunciando che gli Usa sono ancora presenti in Siria per saccheggiare il petrolio.

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