Il 13 novembre 2024, alla Pontificia Università Urbaniana di Roma, si è tenuta la presentazione del libro “Frontiere umane. Sui linguaggi dell’intelligenza senziente”, scritto da Paolo Miccoli e curato dal professor Ardian Ndreca, pubblicato da Marcianum Press. L’evento ha attirato l’attenzione non solo per i suoi contenuti stimolanti, ma anche per il prestigioso contesto accademico, offrendo un’opportunità di profonda riflessione e dibattito su questioni attuali e complesse.
Riflessioni e dialoghi su “Frontiere umane”, La presentazione del libro di Paolo Miccoli a Roma
Il 13 novembre 2024, presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, si è svolta la presentazione del libro “Frontiere umane. Sui linguaggi dell’intelligenza senziente”, di Paolo Miccoli e curato dal professor Ardian Ndreca, ed edito Marcianum Press. Questo evento ha richiamato l’attenzione non solo per il suo contenuto stimolante, ma anche per il contesto universitario in cui è stato ospitato, rendendo la serata un’occasione di riflessione profonda e di dialogo su temi attuali e complessi.
Sono intervenuti, insieme all’autore e al curatore, i proff. Vidas Balcius, Romano Pietrosanti e Anselmo Aportone.
Il sottotitolo “Sui linguaggi dell’intelligenza senziente” esplica l’obiettivo del volume, che diventa un trattato di filosofia con riferimenti accurati alla psicologia, alla religione, alla storia, all’estetica e all’etica, in un viaggio nel sentire e nell’agire umano.
L’Autore e il Curatore, Un Incontro di Intelligente Saggia
Paolo Miccoli è ordinario emerito di Storia della Filosofia Moderna presso la Pontificia Università Urbaniana dove ha diretto per un decennio l’Istituto per lo Studio dell’Ateismo. Autore di molte opere fondamentali e articolista della pagina culturale de “L’Osservatore Romano, dal 1976 al 2008.
Ardian Ndreca, nato a Scutari nel 1969, è professore ordinario di Storia della Filosofia Moderna e ha saputo unire le sue competenze accademiche con una visione autentica e umanistica. In qualità di curatore, ha dato vita a un’opera che si interroga sulle sfide contemporanee della nostra società, affrontando questioni vitale come l’identità, l’agire e la relazione tra l’uomo e il mondo che lo circonda. La sua visione arricchisce il dibattito filosofico con una profondità che invita il lettore a esplorare nuove frontiere dell’essere umano.
Un Tema di Rilevanza Attuale, L’Umanità in Crisi descritto in “Frontiere umane”
La trama del libro mette in evidenza la crisi della mentalità odierna, caratterizzata da un’inflazione di informazioni e una mancanza di punti di riferimento stabili. La questione dell’identità personale, dell’azione finalizzata e della relazione con l’ambiente è centrale, invitando a riformulare un orientamento antropologico ed etico che possa rispondere alle sfide contemporanee. Quest’opera diventa così un faro per orientarsi nel caotico panorama attuale, ponendo l’accento sulla necessità di riscoprire e riaffermare il valore delle relazioni umane e del rispetto per la natura.
La Struttura del Libro
Il volume, di oltre 400 pagine, è diviso in quattro parti, che hanno come sfondo l’umanesimo cristiano. Ogni parte prende in considerazione un aspetto specifico dell’individuo. Infatti il libro vuole rispondere alla domanda “Chi è l’uomo?”. Per questo, ruota attorno a tre punti fermi che sono l’eros, il logos e pathos.
L’eros rappresenta il desiderio tensione volontà bisogno di appagamento, movimento autoregolatore, ‘fantasia intuitiva e creativa’ come la definiva Giambattista Vico. Il Logos significa facoltà spirituale e regolativa, ordinatrice, teologica, intenzionale, in grado di trasfigurare il particolare fisico in universale concettuale. Il pathos sta a significare istinto, ‘vitalità verde e cruda’ come la definiva Benedetto Croce, ‘senso comune da cui si generano fantasia e ragione’ come definiva Vico.
Nella prima parte, l’autore si concentra sulla natura umana, con approfondimenti alle relazioni umane, trattando metafore e simboli, significati e significanti e arrivando a concettualizzare sul nichilismo religioso che ritroviamo nella nostra attualità.
La seconda parte è dedicata sia alla dignità della donna, e ai ruoli che riveste nella modernità, partendo dalle connotazioni che aveva in passato, sia all’immigrato, in considerazione del senso del valore cristiano e del prossimo.
Nella terza parte, Miccoli tratta la personalità dell’individuo, dalla sua costruzione agli aspetti metafisici ed ontologici. Come pure sottolineando l’importanza dei bisogni e dei desideri dell’uomo, e di come le nuove generazioni vanno educate alla pace in un mondo di violenze.
La quarta e ultima parte è concentrata sul valore del simbolo, l’ermeneutica, mito e linguaggi.
L’Approccio Etico ed Estetico, Una Visione Integrale
“Frontiere umane” non si limita a essere un’opera teorica. E’ un invito all’azione. Propone di conquistare la nostra personalità esistenziale e storica attraverso la costruzione di relazioni etiche, interpersonali e ambientali. Le pagine del volume suggeriscono l’importanza di tessere legami significativi e di impegnarsi in compiti estetici, etici e civili. Ognuna di queste categorie è vista come un tassello fondamentale nella creazione di un mondo più giusto e armonioso, dove l’interazione umana avviene nel rispetto della natura e delle necessità del nostro tempo.
Un Invito alla Riflessione e all’Azione
La presentazione del libro “Frontiere umane” ha reso evidente quanto sia urgente e necessario riflettere sulle modalità di esistenza e di interazione. Il dialogo suscitato da questa opera invita ognuno di noi a considerare il proprio ruolo nella società globale, ad impegnarsi per un cambiamento positivo e a non trascurare le dimensioni etiche e relazionali che definiscono la nostra umanità. È un invito a non accontentarsi, ma a cercare sempre nuove frontiere in questo viaggio affascinante e complesso che è la vita.