Fridays for Future per i cambiamenti climatici

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Varie manifestazioni e uno sciopero mondiale per il clima il 3 marzo 2023 nelle città, per riempire le piazze e le strade per il movimento globale che è il Fridays for Future. Esso nasce con l’obiettivo di protestare per ottenere le riduzioni delle emissioni di CO2, su iniziativa di Greta Thunberg, nel 2018.

Greta Thunberg e i Fridays for Future

Varie manifestazioni e uno sciopero mondiale per il clima il 3 marzo 2023 nelle città, per riempire le piazze e le strade per il movimento globale che è il Fridays for Future. Nasce con l’obiettivo di protestare per ottenere le riduzioni delle emissioni di CO2, su iniziativa di Greta Thunberg, nel 2018, attraverso uno sciopero scolastico per il clima, di venerdì. Da allora, i ‘venerdì per il futuro’ sono organizzati da un movimento internazionale spontaneo e pacifico.

L’obiettivo dei Fridays for Future e l’accordo di Parigi

L’attenzione è rivolta ai cambiamenti climatici. Essi devono diventare una priorità per l’agenda politica internazionale. La richiesta ai governi è di eliminare i combustibili fossili, azzerando le emissioni a livello globale entro il 2050, e in Italia entro il 2030. L’obiettivo dei Fridays for Future è di protestare per ottenere le riduzioni delle emissioni ci CO2, su iniziativa di Greta Thunberg, nel 2018. Da allora, i ‘venerdì per il futuro’ sono organizzati da un movimento internazionale spontaneo e pacifico. Quest’ultimo si adopera per la sostenibilità ambientale. In merito alle riduzioni, è stato stipulato l’accordo di Parigi. Con esso, l’Unione Europea ha presentato una strategia a lungo termine per la riduzione delle emissioni. L’obiettivo è di ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Come pure di limitare a 1,5 gradi Celsius il riscaldamento medio globale rispetto al periodo preindustriale.

I rischi ambientali

Gli scienziati di tutto il mondo sono concordi nell’affermare che la temperatura globale della Terra aumenterà nel corso del secolo di almeno 1.8 gradi. Essi hanno enunciato dei rischi per l’ambiente, che si ripercuotono sulle popolazioni e abitanti del pianeta. Tra essi, ci sono:

  • aumento delle precipitazioni, causato da alti livelli di evaporazione;
  • scioglimento di neve e ghiaccio dei poli. Questo causerà un innalzamento del livello del mare di circa 20/50cm entro il 2100;
  • aumento del livello di acidità degli oceani, fino all’estinzione di molti organismi della flora e della fauna marina;
  • intense precipitazioni, uragani e cicloni tropicali;
  • maggiore presenza di nuvole che può aumentare l’effetto serra;
  • cambiamento del ciclo stagionale di crescita naturale delle piante, causato dallo sbalzo nei livelli di CO2.

Emergenze

Solo in Italia, nel 2022, si sono verificati trecentodieci eventi estremi. Essi sono stati causati dalla siccità, dalle trombe d’aria, da alluvioni e grandinate. A ciò si aggiunge la denuncia degli attivisti dei Fridays for Future rispetto all’aumento delle cosiddette ‘bombe climatiche’. Queste ultime sono progetti di esplorazione che sono devastanti, nell’ambito dell’estrazione di combustibili fossili, che segnano negativamente il destino della Terra. Infatti, già da soli possono provocare il surriscaldamento del pianeta oltre il limite. Un’altra emergenza sembra essere rappresentata dagli ostacoli all’attuazione delle alternative sostenibili, a favore ancora delle fonti fossili.

Una promessa alle nuove generazioni

Negli anni Sessanta nascono i primi movimenti per la salvaguardia dell’ambiente. Le persone sono scese in piazza per protestare contro lo sviluppo industriale che aveva impattato negativamente sull’ambiente e la salute umana. Non ci si poneva il problema dell’ambiente e dei cambiamenti climatici. Infatti, si buttava qualunque tipo di rifiuto ovunque. Senza attenzione alle conseguenze e alla nocività di quelle azioni. Il grande errore è stato quello di non aver capito quanto fosse delicato il proprio ecosistema. Qualche decennio fa, c’è stato un risveglio della coscienza ambientale e sociale. Ed è stata l’occasione per fare una promessa alle nuove generazione. Quindi, impegnarsi a contrastare i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale.

Cosa fare in pratica?

Innanzitutto, è necessario favorire la ‘permacultura’. Essa è un insieme di pratiche per creare spazi vivibili e territori funzionali ai fini dell’attività e di stili di vita che si ispirano alla natura. Quindi, praticare un’agricoltura sostenibile e una gestione etica della terra. Come pure preferire l’architettura e l’edilizia sostenibile. Alcuni accorgimenti dovrebbero diventare stili di vita. Ad esempio:

  • acquistare tecnologie ed energia rinnovabili; favorire la ‘cultura del riutilizzo’;
  • uso dei mezzi di trasporto sostenibili;
  • non sprecare acqua e cibo;
  • preferire i prodotti locali.

E soprattutto, porre attenzione all’educazione sostenibile, individuale e comunitaria. Comprendere che esiste un legame tra le scelte e le azioni quotidiane. Quindi, riflettere sul ruolo di ognuno nella società e nell’ambiente. Inoltre, puntare a un buon livello di alfabetizzazione ambientale.

Come funziona il Fridays for Future

Il Fridays for Future propone proteste pacifiche attraverso scioperi , cortei e manifestazioni. Sono interventi dove si escludono forme di violenze, scontri ed incidenti, vista anche la presenza di minori che partecipano con le scuole che frequentano.

Iniziative per il Fridays for Future 2023

Ancona, Roma, Trieste, Monza, Torino, Pavia, Lucca, Sondrio, Bergamo sono alcune delle città impegnate in iniziative, scioperi ed eventi, il 2 e il 3 marzo 2023. I membri di Fridays for Future affermano che ‘una nuova mobilitazione è più che mai necessaria: la crisi climatica è arrivata nelle nostre città, dobbiamo gridare nelle piazze di tutto il mondo che l’azione per la giustizia climatica non è rimandabile.

https://www.periodicodaily.com/greta-thunberg-iniziava-oggi-la-sua-lotta-per-lambiente/

https://www.periodicodaily.com/ambiente-e-cambiamenti-climatici/