Il duello televisivo tra i due finalisti dell’elezione presidenziale è una tradizione in Francia. È stato inaugurato nel 1974 in seguito al successo televisivo del dibattito statunitense tra Richard Nixon e John Fitzgerald Kennedy.
Questa sera è la volta di Emmanuel Macron e Marine Le Pen. I due si affronteranno per l’ultima volta in una diretta televisiva che si preannuncia tesa ed estenuante per ambidue. Per più di due ore sarà richiesta loro la massima concentrazione e il massimo controllo dei loro argomenti e della loro dialettica. Ogni parola avrà il suo peso e ogni lapsus potrebbe costare loro molto caro.
I due candidati si stanno studiando da giorni nei dettagli per scoprire le rispettive debolezze e costruire una strategia comunicativa che punti a mettere ko l’avversario.
Innervosire Emmanuel Macron
Secondo un’inchiesta Europe1, Marine Le Pen, avvezza ai scontri, sta indagando sulla personalità di Emmanuel Macron. A tale scopo ha chiesto alla sua squadra di studiare nei minimi dettagli i suoi discorsi e i suoi dibattiti. Vuole conoscerne i tic, il passato e l’entourage. Il suo obiettivo? Trovare la sua debolezza psicologica. L’équipe della candidata ne avrebbe già trovata una. Secondo loro il leader di En Marche! “non sopporta la contraddizione”, cerca il consenso e s’innervosisce facilmente. Pertanto Marine Le Pen cercherà probabilmente di destabilizzarlo sottoponendolo ad attacchi frontali e verbali ai quali lui non è abituato e stroncherà la tendenza di Macron a dilungarsi interrompendolo frequentemente
Screditare Marine Le Pen
Macron prepara, anche lui, da giorni e con minuzia la battaglia. Il suo compito sarà essenzialmente di dimostrare che la sua giovane età e la sua inesperienza politica non sono ostacoli alla sua presidenziabilità ma dovrà anche tenere testa alla Le Pen con autorevolezza. Non è tuttavia possibile sapere i dettagli tecnici di questa preparazione poiché i suoi collaboratori mantengono al riguardo il più stretto riserbo. Si sa tuttavia che l’ex ministro dell’economia sta analizzando le falde del programma frontista per entrare verosimilmente nel vivo di argomenti scivolosi come l’euro “moneta comune” e il protezionismo.
Uno scontro televisivo attesissimo e inedito nella storia politica francese. Per la prima volta un “repubblicano” dibatterà con un candidato del Front National. Jacques Chirac si era difatti rifiutato di dibattere con il padre della Le Pen quando quest’ultimo arrivò al ballottaggio delle presidenziali nel 2002. Un evento cruciale ma che tuttavia non ha mai, finora, influenzato drasticamente le intenzioni di voto osservate la sera del primo turno.
A questo proposito, a 5 giorni dal voto Macron mantiene nei sondaggi il suo netto vantaggio con 59% d’intenzioni di voto pur avendo perso negli ultimi giorni 2 punti a beneficio della Le Pen.