Ritorniamo ad intervistare Francesco Ros, il giovanissimo trader 23enne di Travesio che avevamo intervistato qualche mese fa su due temi molto importanti riguardanti il mondo della finanza e i diritti degli animali.
Questa volta non si parlerà solo di trading ma di una nuova “teoria aziendale”. Una “ricetta” per un nuovo Deep Engagement che il giovane friulano avrebbe ideato e reso disponibile per la aziende, “anche se – sottolinea Francesco – la tesi da me redatta calza più con delle realtà bancarie ed assicurative già affermate e che desiderano rafforzare il proprio brand”
Ben ritrovato Francesco, come procede con il trading?
Con il trading procede bene, in questo momento sono molto attento sul settore delle criptovalute, dato che dal 23 settembre Bakkt lancerà sul mercato i primi futures sulle criptovalute e, vista anche la situazione USA-Cina, credo potranno esserci delle interessanti occasioni per tradare sul breve-medio periodo.
Come procede la battaglia per gli animali?
Abbiamo due grandi novità: la prima, che riguarda l’educazione civica, la Legge che ha istituito questa materia nelle scuole ha anche incluso ore in merito al rispetto degli animali e dell’ambiente, mentre la seconda riguarda l’introduzione di una multa da 10mila euro per chi abbandona un animale, e ciò è anche stato confermato dalla Suprema Corte di Cassazione con la sentenza 8408/2018. Sto solo aspettando l’atto finale, ovvero che tutte le proposte di Legge ora in mano al Parlamento, tra cui quella che modificherà il Codice Civile, vengano approvate e diventino Leggi vere e proprie.
La nuova “ricetta” per un nuovo Deep Engagement
Sembra però che in campo finanziario tu abbia delle novità ce ne vuoi parlare?
Certo, già da un anno a questa parte stavo pianificando un piano aziendale in grado di rinnovare l’azienda che ne è soggetta, tagliando drasticamente costi inutili ed aumentandone i ricavi sulla base di efficienza e rapidità, al rinnovamento digitale. Diciamo una sorta di renovation corporate finance.
Ci spiegheresti meglio?
Ovviamente!!! La mia teoria è adatta a tutti i tipi di aziende, anche se credo sia più appropriata a banche ed assicurazioni. In sostanza si tratta di unire elementi di UED (User Experience Design) a tecniche di marketing online, che poi si tramuta in marketing operativo, per portare i business a diventare, almeno all’80% smart business. In questo modo le aziende sono in grado di tagliare i costi ed aumentare i ricavi, giocando sulla massima efficienza dei servizi offerti e sulla rapidità, rendendo il rapporto con il cliente meno schematico e più semplice.
Come si articola nello specifico?
In sostanza sono partito da un’analisi, ovvero che le aziende, prevalentemente italiane, a differenza di quelle USA, fanno comunication, quasi mai marketing. Si limitano a comunicare i loro prodotti/servizi giocando magari sull’inesperienza del cliente, senza creare un vero e proprio engagement, ma solo soluzioni di comodo per il cliente. Quest’ultimo, infatti, una volta trovata un’offerta migliore, cambia azienda, mandando quest’ultima in rovina. Io propongo un “Deep Engagement“, che, unendo l’UED ed il marketing online ( quindi Facebook ads, Google ads, sponsorizzazione Instagram, Skype, e gruppi facebook mirati) possa portare il cliente in modo facile e veloce, alla propria istituzione finanziaria rendendola più “friendly” ed aumentando poi il cross-selling per queste ultime. Con determinati step, che ora non mi dilungo a spiegare, sarei in grado di potenziare il brand di un’Istituzione, trasformando i punti sopra in una dettagliata campagna di marketing operativo, volta sempre a rinnovarsi, al fine di portare un maggiore afflusso di clientela, organica e reale, e non di comodo. Inoltre questo sistema può essere usato anche per le HR (Human Resources), e per il coordinamento interno di un’istituzione finanziaria.
Perché ti aspetti che un’azienda, o banca o ancora un’impresa di assicurazioni accetti il tuo progetto?
Perché l’ho testato in vari modi, e funziona! Ho fatto dei test per molto tempo, gli ultimi a luglio e sono risultati positivi, ed oggi posso affermare con certezza che il mio progetto è pronto per essere lanciato. Io mi aspetto infatti di ricoprire il ruolo di CFO in un’istituzione per poter portare questo progetto, anche se potrei trattare ed affiancare un altro CFO come Associate CFO. Il mio obbiettivo è quello di raggiungere la dirigenza di un’istituzione sotto i 25 anni, arrivando almeno ai vertici dell’area quadri, anche se ammetto di tenermi in questo caso basso con quelle che sono le mie mire.
Credi che in Italia ci siano delle possibilità?
Ho incontrato realtà positive, sopratutto a Milano per ora, anche se confesso, il clima che si respira in Italia non è dei migliori. Più di qualche ente infatti ha affermato che il mio progetto è più sullo stile Londinese della “City” o Americano, che Italiano. Così io ho fatto notare che i volumi di Londra e USA sono infinitamente superiori ai nostri e se vogliamo essere un briciolo competitivi dobbiamo avere il coraggio di cambiare (Anche se qualcuno mi ha consigliato a me di cambiare paese…)
Davvero?
Purtroppo si, ed anche in Friuli la situazione non è ottima. Ovviamente non parlo di tutti sia chiaro, però purtroppo molte realtà faticano a vedere il futuro tecnologico e, peggio ancora, diffidano dai giovani relegandoli a meri incompetenti.
Quindi cosa pensi di fare?
Io ho lanciato sul mercato il mio progetto e vorrei realizzarlo in Italia e dare alla mia terra l’opportunità di essere competitiva. Però se questo si tramuta in una non possibilità ad emergere sto valutando seriamente di andarmene.
Vuoi aggiungere altro?
Non aggiungerei nulla di nuovo, se non il messaggio di puntare al rinnovamento ed avere più fiducia in un domani, in quanto siamo in procinto del 2020 ed il futuro non accetta l’arretramento. I mercati sono sempre più competitivi e per tale ragione chiedo alle Istituzioni Finanziarie di avere fiducia nel mio progetto, in quanto a conti fatti può tramutarsi in ottime occasioni di guadagno. Ciò che propongo non è un’idea campata in aria, ma un vero e proprio progetto con tanto di business plan accurato e dotato di specifici step per raggiungere gli obbiettivi prefissati.