Francesco I alla Fao: la fame è vergogna

Francesco I alla FAO urla al posto degli affamati

0
522
Papa

Francesco I alla FAO dice: “la fame è una vergogna“. Come dare torto al Papa sul definire una delle più grandi piaghe della nostra storia una “vergogna“. Vergogna perché i tanti miliardi di ogni qual si voglia moneta, vengono bruciati quotidianamente in giochi di potete, mercati, sprechi di ogni genere, eccessi ed egoismi vari.

Francesco I alla FAO urla al posto degli affamati?

Presumibilmente si. Presumibilmente al posto di chi non ha voce, di chi non ha quasi neanche un nome, magari ha solo un cartone con cui coprirsi la notte. “In un’epoca piena di contraddizioni, è necessario rispondere alla sfida della fame nel mondo con azioni concrete. È una vergogna per l’umanità che tanti continuino a morire per mancanza di cibo“.

Vergogna” Francesco I lo afferma senza mezzi termini

Alla cerimonia virtuale, promossa per celebrare il 75esimo anniversario dell’agenzia Onu, partecipano anche gli ambasciatori speciali della FAO. E anche di fronte ai vertici delle altre agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma, il Papa glielo dice in faccia: “vergogna“. “La vostra missione è bella e importante, perché voi con l’obiettivo di sconfiggere la fame, l’insicurezza alimentare e la malnutrizione. Nel corso di questi 75 anni, la Fao ha imparato che non basta produrre cibo, ma che è anche importante garantire che i sistemi alimentari siano sostenibili e offrano diete salutari e accessibili a tutti. Si tratta di adottare soluzioni innovative che possano trasformare il modo in cui produciamo e consumiamo gli alimenti per il benessere delle nostre comunità e del nostro pianeta, rafforzando così la capacità di recupero e la sostenibilità a lungo termine“.

Papa Francesco I esprimere la sua decisione

Per l’umanità la fame non è solo una tragedia ma anche una vergogna. È provocata, in gran parte, da una distribuzione diseguale dei frutti della terra, a cui si aggiungono la mancanza di investimenti nel settore agricolo, le conseguenze del cambiamento climatico e l’aumento dei conflitti in diverse zone del pianeta. D’altra parte si scartano tonnellate di alimenti. Dinanzi a questa realtà, non possiamo restare insensibili o rimanere paralizzati. Siamo tutti responsabili“. È perentorio siamo tutti responsabili! Abbiamo bisogno di una FAO più programmatica.