Se siete un po’ appassionati o esperti di telefonia saprete cos’è Foxconn. Ne abbiamo parlato anche noi, in occasione della sua partnership con Stellantis. Ma oggi l’azienda di Taiwan vuole esplorare nuovi orizzonti.
Cosa sta escogitando Foxconn?
La società Foxconn si sta gradualmente diversificando, e desidera distaccarsi dal suo principale impegno, cioè quello di assemblare iPhone per conto di Apple. Vediamo dunque quali progetti bollono in pentola.
Stellantis e Foxconn: ecco la nuova partnership
Rotta verso la diversificazione
Ecco le parole della rivista L’Economia. “La rotta verso la grande diversificazione è stata tracciata dal presidente Young Liu nel 2019, quando ha sostituito il fondatore Terry Gou alla guida di Hon Hai Precision Industry (l’azienda da cui dipende Foxconn). Foxconn ha riunito in pochi mesi nel progetto MIH 1200 aziende capaci di progettare e produrre una “piattaforma aperta” che offrirà l’80% del processo di sviluppo e costruzione di un veicolo, lasciando alle case automobilistiche tradizionali o appena arrivate il restante 20%: i tocchi caratteristici di ogni marchio, come il disegno della carrozzeria e gli interni”.
Nuovi progetti
Secondo le indiscrezioni, Foxconn vorrebbe diventare l’Android delle automobili. Per il 70%, ha dichiarato, continuerà ad occuparsi di telefonia, il restante 30% costituirà la base del nuovo impegno automotive. Abbiamo già trattato della nuova partnership con Stellantis, ma non è l’unico nuovo progetto.
Byton, Fisker e Geely
Uno dei nuovi progetti è una serie di investimenti nel marchio cinese Byton e in quello americano Fisker, per i quali realizzerà vetture elettriche per un costo contenuto sul prodotto finale. C’è poi un accordo con il gruppo cinese Geely, per produrre auto a batteria da destinare alle aziende che non desiderino investire sulle catene di montaggio.
Investimenti eccellenti
Recentemente Foxconn ha rivolto i suoi investimenti nella robotica, nella connettività 5G, nell’intelligenza artificiale e nella tecnologia industriale, più nel generale. Fino a questo momento l’unico ostacolo potrebbero essere i rapporti tesi fra Taiwan e la Cina, ma sembra che sia stato gestito senza troppi problemi. Almeno finché il mercato cinese dell’auto continuerà ad andare bene.