giovedì, Marzo 28, 2024

Forte di Fenestrelle: la fortezza più grande d’Europa

Il Forte di Fenestrelle è una fortificazione situata sulle pendici del Monte Pinaia. Con una lunghezza di poco più di tre chilometri, una superficie di 1.350.000 metri quadrati e un dislivello di 600 metri è la fortezza alpina più grande d’Europa.

La storia del Forte di Fenestrelle

La costruzione del Forte di Fenestrelle inizia nel 1728 per volere del duca Vittorio Amedeo II di Savoia, ormai diventato sovrano nel neonato regno, contro le invasioni straniere.
I lavori avvengono sotto la direzione dell’architetto Ignazio Bertola e dell’ingegner Varino de La Marche. Vengono impiegati più di 4000 operai, che cominciano a mettere pietra su pietra partendo dal punto più alto andando in giù. Il cantiere termina nel 1850, senza essere mai minacciato, nemmeno da Napoleone. Venne utilizzato come postazione difensiva, ma anche come prigione di Stato. I palazzi ospitavano le celle di detenzione per personaggi noti, mentre nelle caserme finivano i detenuti comuni. Il forte viene abbandonato alla fine della seconda guerra mondiale, senza mai essere effetivamente attaccato, svolgendo così in maniera impeccabile la sua funzione. Erano frequenti gli spari, ma solo durante le esercitazioni.

Dall’abbandono al recupero del forte da parte dei volontari dell’Associazione Progetto San Carlo

Dopo l’ultimo conflitto mondiale, l’opera subisce nel corso degli anni un costante degrado. Nel 1990 l’Associazione Progetto San Carlo decide di rimboccarsi le maniche per recuperare il forte avvalendosi di collaborazioni pubbliche e private. Dopo 30 anni, ancora oggi questo ente, formato da volontari, gestisce il bene culturale. Il futuro della fortezza rimane tuttora incerto a motivo di alcune voci dai piani alti che intendono premere per una gestione privata senza un progetto ben definito.

La struttura del Forte di Fenestrelle

Il forte è formato da tre corpi di fabbrica: dal basso verso l’alto sono il più recente Forte San Carlo, il Forte Tre Denti e il Forte delle Valli.

Forte San Carlo

Si tratta della parte più importante, oltre che la più moderna, di tutta la struttura. Comprende il Palazzo del Governatore, il Palazzo degli Ufficiali, l’ospedale, tre quartieri militari e delle stalle.

Palazzo del Governatore

Era l’edificio più importante di tutta la fortezza, costruito nel 1740. Si articola in tre piani fuori terra più uno sotterraneo. Il palazzo ospita il grande salone d’ingresso e il Quadrato del Comando al piano superiore. Il governatore abitava al terzo piano.

Palazzo degli Ufficiali

Era formato da 44 stanze adibite ad alloggi degli ufficiali. Inoltre faceva da prigione di Stato e reclusorio militare. Venivano rinchiuse personalità di spicco.

Quartieri militari

Sono tre zone disposte l’una dietro l’altra sul ripido pendio. I quartieri militari nascono come caserme, ma utilizzate anche come carceri per i cosiddetti delinquenti comuni.

Polveriera Sant’Ignazio

Prende il nome dal progettista della fortezza, Ignazio Bertola. Era soggetta a frequenti lavori di manutenzione per poter essere utilizzata. Le pareti interne e il pavimento in legno proteggevano il luogo dall’umidità. Le polveri erano conservare nella stanza centrale tra due corridoi che fungevano da intercapedine.

La Scala coperta del Forte

Si tratta di una lunga scalinata di 4000 gradini, la più lunga d’Europa, che collega tutte le parti dell’interno forte. Era l’unica via di accesso durante l’inverno per l’impraticabilità del terreno esterno. Era utile per la distribuzione delle derrate alimentari.

Forte Tre Denti

Risale a prima della costruzione dell’intera fortezza (1692). Il corpo è stato conquistato dai Piemontesi nel 1708 a danno delle truppe francesi. Comprende la Garitta del Diavolo, la Ridotta Santa Barbara e la Ridotta delle Porte.


L’assedio di Torino – 1706: la vittoria austro – piemontese


Garitta del Diavolo

Era un ottimo punto di osservazione sulla valle, quindi sempre presidiato da una sentinella. Era raggiungibile tramite una stretta scalinata in pietra.

Ridotta Santa Barbara

Una piramide a base quadrata, con mura spesse circa sei metri alla base. Vi erano contenuti la cucina, il refettorio e il dormitorio. Il luogo era adatti per ospitare e mantenere una guarnigione di circa quaranta uomini, con tanto di pozzo d’acqua, munizioni, magazzini e viveri Un ponte levatoio la collegava a un ramo secondario della strada detta dei cannoni.

Ridotta delle Porte

Situata a quota 1680 metri, si differenzia dalla Santa Barbara per avere la polveriera più capace e posta con accesso dall’esterno.

Forte delle Valli

Il Forte delle Valli è composto da tre fortificazioni separate e distinte: la Ridotta Belvedere, la Ridotta sant’Antonio e la Ridotta dell’Elmo. Tutte e tre erano collegate da ponti levatoi, detti “a caponiera”.

Ridotta Belvedere

Si tratta di un forte di notevoli dimensioni. Era il luogo dove si consumava la vita dei soldati durante i lunghi periodi di isolamento.

Ridotta Sant’Antonio

É costituita da un solo fabbricato poggiato sulla viva roccia. Per l’assenza delle cisterne o delle cucine, dipendeva totalmente dalla Belvedere. Era armata sul tetto con due mortai per colpire obiettivi non raggiungibili dal tiro teso dei cannoni delle altre due ridotte.

Ridotta dell’Elmo

È il punto più alto dell’intera fortezza, a 1727 metri. Serviva sia per difendersi, sia per attaccare: una possente struttura da guerra con otto casematte e numerose postazioni a cielo aperto.


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