La Società storica vercellese organizza un convegno per i 750 anni della fondazione di Borgo d’Ale. Il 10 ottobre storici e studiosi parlano della storia del Comune che ha le sue origini nel Medioevo, come testimonia il documento del 17 marzo 1270 per la costituzione del borgo franco. Il gruppo Archivi e ij carti del burgh ha realizzato per l’occasione dei pannelli coi luoghi e i momenti salienti delle vicende dell’abitato.
Una giornata per approfondire il passato cittadino con un approccio multisciplinare che utilizza l’archeologia, l’architettura e l’analisi delle fonti. I borghi franchi si diffondono nel 12°-13° secolo ad opera di famiglie che estendono la propria influenza su un territorio. A Borgo d’Ale sono i gruppi dei villaggi di Erbario, Meoglio, Areglio, Clivolo e Alice che chiedono al Comune di Vercelli di costruire un centro libero da vincoli faudali.
Andenna e Settia tra i relatori della onferenza per i 750 anni della fondazione di Borgo d’Ale
Il convegno comincia alle 9 con i saluti del sindaco del paese che illustra anche le iniziative realizzate dall’amministrazione per la ricorrenza. Partecipano al convegno Giancarlo Andenna e Aldo Settia che hanno studiato questa zona nel Medioevo. Tra i relatori ci sono anche Simone Caldano, Simone Riccardi, Francesca Garanzini, Fabio Pistan, AngeloMarzi, Flavia Negro e Flavio Quaranta. Tutti ricercatori che hanno contribuito a far conoscere gli eventi e i personaggi locali.
Gli interventi riguarderanno i molti aspetti di Borgo d’Ale, dalle tracce degli insedimenti longobardi, ai rapporti col ducato di Ivrea. La trattazione dell’argomento si dipana dai primi villaggi tra 7° e 8° secolo fino al Rinascimento e la fiscalità del borgo.
Anche le strutture materiali e l’arte permettono di fornire un’immagine del borgo franco nel periodo considerato. Una relazione è incentrata su una lite tra il monastero di Sant’Andrea a Vercelli e la famiglia Bordone per la gestione della chiesa di San Nicola.