martedì, Gennaio 14, 2025

Fondazione Beyeler: porte aperte “in sicurezza” dall’11 maggio

Anche l’arte torna a vivere nell’esperienza dal vivo di visitatori e appassionati. In Svizzera musei riaperti dall’11 maggio.

Riapre finalmente le porte la Fondazione Beyeler, con un piano di sicurezza che potrebbe ispirare i musei italiani. La cui riapertura sarebbe prevista dal 18 maggio.

Luoghi di cultura accessibili? Il 18/5 la conferenza Musei per l’eguaglianza

La Fondazione Beyeler riapre le porte al pubblico lunedì 11 maggio 2020, secondo un piano di protezione completo per visitatori e dipendenti, che mette in atto le misure dell’ordinanza Covid-19 previste dalla Confederazione Svizzera.

Prorogate fino al 26 luglio 2020 le mostre, “Edward Hopper” e “Vedere il silenzio – Immagini di quiete“, già allestite nel museo.

A partire da lunedì 11 maggio i visitatori potranno ritrovare la mostra dedicata al grande artista americano Edward Hopper, così come la presentazione della collezione “Vedere il silenzio – Immagini di quiete“. 

Mostre divenute drammaticamente attuali con la crisi sanitaria.

Siamo felici di sapere che l’11 maggio, il nostro museo uscirà dal sonno della ‘Bella addormentata nel bosco’ e le opere esposte saranno risvegliate del ‘bacio’ dei visitatori. Ci sono mancati“, commenta con gioia Sam Keller, direttore della Fondation Beyeler.

Sottolineando come il contatto diretto con l’arte, in questo momento, possa contribuire a rasserenare e tranquillizzare gli animi.

Il ‘sortilegio’ del coronavirus non è ancora finito, ma la riapertura dei musei e dei parchi è una bella notizia. Poiché le esperienze vissute al contatto dell’arte e della natura contribuiscono in modo essenziale alla sanità mentale, fisica ed alla qualità della vita“.

Il piano di protezione per lo staff e i visitatori

Il numero dei visitatori sarà soggetto a contingentamento orario. L’accesso e la circolazione dei visitatori nel parco e nel museo è predisposta con punti differenziati di ingresso e di uscita.

Le misure di protezione, previste secondo l’ordinanza COVID-19 della Confederazione Svizzera, prevedono:

Limitazione del numero dei visitatori tramite biglietti online con fasce orarie fisse. Biglietti prenotabili da giovedì 7 maggio su www.fondationbeyeler.ch 

Il regolamento di accesso si applica anche a tutti i biglietti validi già acquistati e a tutti i possessori di buoni e della BaselCard.

Modifica del flusso di circolazione dei visitatori nel parco e nel museo, con punti distanziati di ingresso e di uscita.

Nuovo punto di accoglienza dei visitatori e vestiario negli edifici annessi al museo.

Disinfettante per le mani messi a disposizione in diversi spazi chiavi del museo per i visitatori e per il personale.

Misure straordinarie di pulizie e di igiene per tutte le infrastrutture del museo.

Tutti gli avvenimenti sono annullati fino a nuove disposizioni.

Annullata la grande mostra “Goya”. La cui apertura, prevista il 15 maggio, è rinviata. Verrà comunicata a giugno una nuova data.

Le visite guidate si terranno in forma ridotta al di fuori degli orari di apertura

La mostra “Edward Hopper”

Durante l’emergenza sanitaria, il pittore Edward Hopper si è rivelato “l’artista del momento“.

Le sue opere richiamano alla mente scenari tristemente noti al vissuto attuale. Città e paesaggi deserti, distanziamento fisico e sociale, l’isolamento, la solitudine. L’attesa e la speranza, il carattere a tratti enigmatico e strano dei nostri contorni famigliari, una minaccia invisibile.

Edward Hopper: il 22 luglio 1882 nasceva il genio della pittura del «silenzio»

Stampa e social hanno sottolineato come, in questo frangente, le immagini di Edward Hopper sono fortemente evocatrici di situazioni ed emozioni vissute ovunque nel mondo.

Nelle  sette settimane che hanno preceduto la temporanea chiusura del museo a causa della crisi, la mostra “Edward Hopper” ha raggiunto più di 100.000 visitatori entusiasti.

Il catalogo esaurito in breve tempo , è stato già ristampato.

La mostra è organizzata dalla Fondation Beyeler in cooperazione con il Whitney Museum of American Art, New York. Depositario, quest’ultimo della più importante collezione al mondo di opere di Edward Hopper.

Un successo che ha portato il grande pubblico a richiedere una proroga attraverso i social o scrivendo direttamente al Museo.

Proroga concessa dal Whitney Museum of American Art di New York e dagli altri prestatori americani. La mostra può essere, dunque, prorogata nella sua totalità fino al 26 luglio.

L’omaggio di Wim Wenders

Wim Wenders entra nei quadri di Edward Hopper.

Il grande cineasta tedesco Wim Wenders ha realizzato un cortometraggio in 3D dal titolo “Two or Three Things I Know about Edward Hopper“.

Cortometraggio proiettato in esclusiva presso la Fondation Beyeler.

Il film vuole essere l’omaggio personale di Wim Wenders ad Edward Hopper.

Il pittore ha segnato e influenzato l’opera cinematografica del regista e di altri autori di primissimo piano. Interprete della solitudine desolata dell’America urbana e quella sconfinata dell’America rurale, Hopper ha a sua volta ispirato molti registi. Da Alfred Hitchcock a Roman Polanski.

L’omaggio di Wenders, oltre che ai soggetti dei quadri di Hopper, è anche alla prospettiva cinematografica e all’influenza che i film hanno avuto sulla produzione dell’artista.

La mostra della Beyeler è sui paesaggi di Hopper, ma Wenders ha scelto di usare opere non incluse nella rassegna. Con l’unica eccezione di “Gas“, l’iconica pompa di benzina dipinta nel 1940.

Il piano di protezione messo in atto limita fortemente il numero di spettatori che la sala di proiezione può accogliere. I biglietti per il film di Wim Wenders d’ora in poi saranno prenotabili on line.

“Vedere il silenzio – Immagini di quiete

Prorogata fino al 26 luglio anche la presentazione della collezione Beyeler “Vedere il silenzio – Immagini di quiete“. 

La collezione offre opere d’arte Moderna e Contemporanea che trattano i differenti aspetti del silenzio e della quiete. Nature morte, paesaggi contemplativi, immagini di sonno e di ultimo riposo.

La mostra consente di vedere più di 100 opere di Claude Monet, Paul Cézanne, Pablo Picasso, Fernand Léger, Piet Mondrian, Hans Arp, Alberto Giacometti, Mark Rothko, Andy Warhol, Richard Serra, Gerhard Richter, Marlene Dumas e molti altri ancora. 

Una collezione che rivela la sua attualità durante la parentesi forzata dettata dall’emergenza sanitaria. Una valenza, così attuale, che, spiega la Fondazione, permette a coloro che aspirano ad una visita contemplativa del museo di coglierne tutta l’essenza.

Rinviata la mostra “Goya”

La grande mostra “Goya” della Fondation Beyeler, prevista dal 17 maggio al 16 agosto, è rinviata a causa della crisi sanitaria.

La mostra, spiega il Beyeler, è stata sviluppata nel corso di diversi anni di cooperazione con il Museo Nacional del Prado di Madrid. Riunisce pitture, disegni e stampe raramente esposti provenienti da collezioni private spagnole con delle opere chiave di collezioni private e da musei europei ed americani di primissimo piano.

La Fondazione Beyeler comunica che: “A causa della incerta situazione e delle restrizioni del traffico di prestiti internazionali, le nuove date della mostra non sono ancora fissate e dovrebbero essere comunicate durante il mese di giugno. La  sicurezza prima di tutto per i nostri visitatori e del nostro personale“.

Potrebbe interessarti anche:

Le 20 migliori mostre d’arte del 2019 (secondo il Guardian)

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles