sabato, Aprile 20, 2024

Fiume, studenti e consiglieri regionali liguri in visita

La delegazione del Consiglio regionale della Liguria continua la sua visita nella regione della Venezia Giulia, luogo tristemente noto per lo sterminio degli italiani nelle foibe durante la Seconda Guerra Mondiale e negli anni immediatamente successivi; oggi è stato a Fiume, ora Croazia, punto di raccolta degli italiani in quel periodo buio.

Paolo Palminteri, Console generale d’Italia a Fiume, ha accolto la delegazione ligure, della quale fanno parte oltre a Clemente Muzio e Alice Salvatore, consiglieri regionali, alcuni membri dell’Associazione Venezia Giulia Dalmazia e gli studenti delle scuole liguri, vincitori dal concorso indetto dall’Assemblea legislativa ligure, “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia: mantenere la memoria , rispettare la verità, impegnarsi per garantire i diritti dei popoli”. Gli studenti, accompagnati da insegnanti, appartengono agli istituti: “Colombo”, “Montale”, Calasanzio”, “Da Vinci” e “Emiliani” di Genova, “Colombo” di Camogli, “Martini” di Savona, “Liceti” di Rapallo e “Delpino” di Chiavari.
Il console, contento della partecipazione emotiva degli astanti, dopo aver risposto alle molte domande degli studenti, ha auspicato un maggior numero di iniziative simili, che contribuiscono a mantenere il legame di Fiume – Italia.
Claudio Muzio, che ha commentato: “Mi ha commosso vedere quanto sia ancora molto forte in queste terre il sentimento di italianità”, ha consegnato al console una targa con lo stemma della Liguria, per sottolineare il legame tra la Regione e queste terre.

Alice Salvatore, di origini fiumane, nel liceo italiano che ha accolto la delegazione, ha raccontato dell’assassinio del prozio Nevio Skull, esponente autonomista fiumano, ucciso nel primo giorno dell’avanzata a Fiume delle truppe slave, terminando con:  “L’ incontro con i ragazzi del liceo, frequentato da studenti di origini diverse, è l’emblema di un ponte tra differenti culture e ci proietta verso il futuro: le colpe dei padri non devono ricadere sui figli. Ricordare ci aiuta a fare in modo che quanto accaduto non si ripeta”.

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