Il caso in una scuola media di Coverciano, a Firenze. I ragazzi hanno raccontato tutto ai genitori, che poi hanno protestato contro l’istituto. La docente ha chiesto scusa, ma il Pd toscano chiede provvedimenti.
Il caso in una scuola media di Coverciano, a Firenze. I ragazzi hanno raccontato tutto ai genitori, che poi hanno protestato contro l’istituto. La docente ha chiesto scusa, ma il Pd toscano chiede provvedimenti.
Bufera su una professoressa di una scuola media di Coverciano, a Firenze, che lunedì scorso, in occasione del giorno della Memoria, avrebbe detto agli studenti della seconda: ”Liliana Segre non la sopporto. E anche voi, ragazzi, non fatevi fregare da questi personaggi che cercano solo pubblicità”.
Come riportano i giorni toscani, la docente avrebbe continuato, argomentando la sua tesi, come riferito dalle testimonianze dei ragazzi che hanno raccontato l’episodio ai genitori: ”Anche mio nonno è stato in un campo di concentramento ma non è certo andato in giro a dirlo a tutti”. Poi avrebbe detto ai ai ragazzi: ”Ora non andate a casa a dire ai vostri genitori che sono nazista e antisemita”.
Invece gli studenti, tutti di circa 12 anni, dopo la lezione sono tornati a casa e hanno raccontato tutto alle loro famiglie. Diversi genitori, attraverso una chat di gruppo su WhatsApp, hanno confrontato i racconti dei ragazzi e hanno deciso di protestare contro l’istituto scolastico.
La docente è così tornata in classe e ha chiesto scusa per le sue affermazioni sulla superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, che da mesi ormai è costretta a muoversi con la scorta, a causa delle quotidiane minacce che riceve, specie via social.
La vicenda, al netto delle scuse, ha comunque provocato la reazione indignata della Cgil di Firenze: ”Apprendiamo con sconcerto quanto avrebbe detto ai suoi alunni, per di più nella Giornata della Memoria, un’insegnante di una scuola media di Firenze. Non possiamo che condannare qualsiasi parola contro una donna degna di ammirazione come Liliana Segre e qualsiasi intento che intenda relativizzare tragedie come la Shoah o sminuire veleni come antisemitismo, razzismo e fascismo. Ci sgomenta poi il fatto che a pronunciare quelle inaccettabili parole sia stata una docente, una figura che dovrebbe formare i ragazzi e le ragazze nella scuola basata sulla Costituzione nata dall’antifascismo”.
”Confidiamo che vengano assunti provvedimenti netti verso quella professoressa che, in tutta evidenza, non ha solo sbagliato a pronunciare terribili parole contro Liliana Segre, ma, se fosse tutto confermato, avrebbe proprio sbagliato mestiere – dichiara Valerio Fabiani, della segreteria regionale del Pd toscano, auspicando che la prof venga sottoposta a procedimento disciplinare – Non ringrazieremo mai abbastanza i ragazzi della classe e i loro genitori che hanno raccontato quanto accaduto, nonostante questa signora avrebbe intimato agli studenti di non riferire di avere una professoressa nazista o antisemita”.