giovedì, Aprile 25, 2024

Fiera Miart: l’arte contemporanea a Milano

La fiera Miart torna in primavera. Confermata infatti dall’1 al 3 aprile, con anteprima VIP il 31 marzo, la ventiseiesima edizione dell’esposizione internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano. Nicola Ricciardi è il Direttore dell’evento.


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Com’è organizzata la Fiera Miart?

A soli sette mesi di distanza dall’evento 2021, eccezionalmente organizzato a settembre, Miart sarà dunque la prima fiera d’arte del 2022 in Italia. L’evento è inserito nel calendario tra le prime in Europa. Un appuntamento imprescindibile per il pubblico e i collezionisti alla ricerca dei capolavori del primo Novecento o delle creazioni delle ultime generazioni di artisti. I progetti, selezionati dal Comitato, hanno quindi l’obiettivo di presentare una manifestazione coerente e accurata. Inoltre, promuovono il dialogo tra le gallerie e artisti iconici e nuovi talenti, esaltando la tradizione con un occhio rivolto al futuro. Lo scorso anno hanno partecipato 150 gallerie operanti in 21 Paesi. L’organizzazione rafforza in modo significativo la sua portata internazionale con importanti ritorni e nuovi ingressi.

Le gallerie dell’esposizione 2022

Numerosi gli espositori che saranno presenti alla fiera.

  • Alfonso Artiaco (Napoli),
  • Cardi Gallery (Milano, Londra),
  • ChertLüdde (Berlino). Ciaccia Levi (Parigi),
  • C L E A R I N G (New York, Bruxelles, Beverly Hills),
  • Galleria Continua (San Gimignano, Pechino, Les Moulins, L’Avana, Roma, San Paolo, Parigi, Dubai),
  • Raffaella Cortese (Milano),
  • Corvi-Mora (Londra),
  • Monica De Cardenas (Milano, Zuoz, Lugano),
  • Volker Diehl Gallery (Berlino),
  • Galleria dello Scudo (Verona),
  • Galleria d’Arte Maggiore G.A.M. (Bologna, Parigi, Milano),
  • Kaufmann Repetto (Milano, New York),
  • Galerie Peter Kilchmann (Zurigo),
  • anche KLEMM’S (Berlino),
  • Andrew Kreps Gallery (New York),
  • KÖNIG GALERIE (Berlino),
  • Galerie Lange + Pult (Zurigo, Auvernier),
  • Lelong & Co. (Parigi, New York),
  • Madragoa (Lisbona),
  • Magazzino (Roma),
  • Mai 36 Galerie (Zurigo),
  • Gió Marconi (Milano),
  • Mazzoleni (Londra, Torino),
  • Meyer Riegger (Berlino),
  • FRANCESCA MININI (Milano),
  • Galleria Massimo Minini (Brescia),
  • Misako & Rosen (Tokyo),
  • Montrasio Arte (Milano, Monza),
  • Galleria Franco Noero (Torino),
  • P420 (Bologna),
  • Michel Rein (Parigi, Bruxelles),
  • Repetto Gallery (Londra),
  • ROBILANT + VOENA (Londra, Milano, New York, Parigi),
  • LIA RUMMA (Milano, Napoli),
  • Richard Saltoun Gallery (Londra, Roma),
  • Sans titre (2016) (Parigi),
  • Smac Gallery (Cape Town, Johannesburg, Stellenbosch),
  • Tornabuoni Arte (Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans Montana, Parigi),
  • Vistamare (Pescara, Milano),
  • poi Galerie Hubert Winter (Vienna),
  • infine ZERO… (Milano).

Il percorso della fiera Miart

Le gallerie sono organizzate in tre le sezioni. Established è il cuore della fiera e ospita, per la prima volta, gallerie che espongono opere della più stretta contemporaneità e dedite all’arte del XX secolo. I visitatori possono trovare anche espositori del settore del design da collezione e d’autore. Decades è a cura di Alberto Salvadori e esplora la storia del secolo scorso attraverso progetti monografici dagli anni ’10 del Novecento agli inizi del Duemila. Infine, Emergent, a cui ha lavorato Attilia Fattori Franchini, è la parte dedicata alle giovani gallerie e le ultime generazioni di artisti.

La fiera dell’arte e le prospettive future del settore

L’obiettivo della 26° edizione è dare il via a una nuova fase, al primo movimento
di una nuova possibile sinfonia. Primo movimento, tema scelto per l’evento, è infatti la denominazione dell’inizio di una “forma musicale in più parti”. Rappresenta quindi il desiderio di accelerare di un settore che oggi, dopo una positiva stagione autunnale, è pronto a allungare il passo. Sarà proprio il termine a definire una serie di iniziative e collaborazioni con realtà e Istituzioni appartenenti agli ambiti musicali, di ballo e anche performance.
Miart vuole pertanto essere uno stimolo a muoversi alla ricerca della perfetta esecuzione di una sinfonia possibile solo con la collaborazione. L’organizzazione rafforza così il legame della fiera con la città che torna a essere centrale con la Milano Art Week. Un appuntamento sviluppato in collaborazione con l’Assessorato alla cultura del Comune.

Oltre alla fiera anche due mostre

In occasione di Miart inaugureranno le principali mostre della stagione. Aprono quindi le personali di Elmgreen & Dragset alla Fondazione Prada e Artur Zmijewski al Padiglione d’arte contemporanea. Da vedere anche le esposizioni di Yuli Yamagata da Ordet e Steve McQueen da Pirelli Hangar Bicocca. Sarà inoltre possibile visitare la grande collettiva su Tiziano e i suoi coetanei a Palazzo Reale, Anicka Yi all’ex stabilimento Ansardi Breda e anche Miriam Cahn a Fondazione ICA. Il calendario completo delle iniziative sarà presto disponibile sul sito della fiera. Maggiori informazioni su partnership, progetti speciali, premi saranno infine annunciate in una conferenza stampa prevista per i primi di marzo.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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