la Fiat Panda prima serie non ha mai corso nei rally, ma la R5 sarebbe in grado di competere nelle prove speciali del WRC, se lo volesse. Questa strana e aggressiva versione dell’utilitaria per eccellenza porta la firma di M-Sport, azienda nota per la preparazione delle vetture Ford che corrono nel mondiale Rally. Dotata di trazione integrale e di poco meno di 300 CV, questa Panda dall’aspetto muscoloso non è adatta per fare la spesa, e nemmeno per accompagnare i bambini a scuola. Ma può fare evoluzioni che non potreste immaginare. Ed è anche bella!
Fiat Panda: com’è fatta la versione R5?
Tutto comincia con il telaio di una Panda di prima generazione, che viene portata nelle officine M-Sport nel Cumbria. Del modello di partenza non rimane nulla, se non la nuda scocca e qualche elemento come i fari, il portellone e la griglia anteriore. I tecnici al soldo di Malcolm Wilson hanno impiantato la meccanica della Ford Fiesta R5, adattandola al telaio della macchinina torinese. Il passo ruota, ad esempio, è stato allargato a 360 mm, soluzione che secondo il produttore migliora la stabilità. La preparazione è tipicamente da rally, con sedili da corsa per pilota e navigatore, ed un roll bar omologato FIA. La meccanica è identica alla Fiesta: il motore 1.6 turbo EcoBoost ha quattro cilindri, ed eroga circa 285 CV. Il cambio sequenziale ha cinque marce, la trazione è integrale permanente, con tre differenziali meccanici. Ultimo tocco alla carrozzeria sono i generosi passaruota, necessari vista la carreggiata maggiorata. Sembrano ripresi da una Gruppo B!
La prima di una piccola serie
Adesso, alcuni di voi si staranno chiedendo: perché M-Sport ha perso il suo tempo per elaborare questa Panda? La ragione è semplice: essa fa parte di un ambizioso programma extra sportivo. La Fiat in versione R5 è frutto di una commissione di un cliente, ed inaugura il nuovo reparto dell’azienda denominato M-Sport Special Vehicles. Questa divisione avrà il compito di sviluppare dei progetti di vetture, stradali e non, da produrre in piccola serie anche su commissione. Con questa sezione, la M-Sport diventa di fatto un costruttore, ritagliandosi uno spazio esterno al suo tradizionale terreno dei campi di gara. D’ora in avanti, il mondo sarà un…Pandamonio!
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