Fiat C.R.32: nel 1933 il primo volo dell’aereo biplano

Il 28 aprile 1933, il velivolo da caccia Fiat C.R.32 esegue il primo volo, progetto italiano dell’azienda di Fiat Aviazione. Dalla sigla del modello aereo, le iniziali del costruttore Celestino Rosatelli. Con la presenza di due ali parallele, in contrapposizione tra di loro e la diversità nelle forme e dimensioni, il prototipo biplano risulta con una struttura rigida. Anche la dotazione di potenti armamenti, che conferiscono all’aereo da caccia, un notevole impiego militare, fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale.

Fiat C.R.32 come nasce? E quali sono le caratteristiche dell’aereo?

– prima parte –

Negli anni Trenta, Fiat Aviazione con l’azienda italiana Avio S.p.A. operante nel settore aerospaziale, si occupa di sistemi di lancio, satelliti e missili. A fronte di ciò, la produzione del modello aereo militare Fiat C.R.32. Dal primo test di volo, il successo per l’azienda aerospaziale, con l’esemplare cacciabombardiere del 28 aprile 1933. In verità, l’idea di costruzione del velivolo nasce dall’ingegnere Celestino Rosatelli, che propone un rinnovamento e rielaborazione strutturale, del precedente aereo da caccia Fiat C.R.30.

Di fatto l’anno prima, l’ingegnere inserisce nei reparti dell’Aeronautica militare del Regno d’Italia (Regia Aeronautica), il velivolo monomotore e biplano. Tuttavia, le prestazioni non ottimali dell’aereo da caccia, offrono spunto al costruttore per un nuovo progetto. Da qui, l’ideazione di Fiat C.R.32, dalle varianti aerodinamiche e con armamenti di successo. Di fatto, il nuovo cacciabombardiere trova largo impiego dalla Guerra civile spagnola, fino al secondo conflitto mondiale.

Inoltre, l’attività militare da caccia avviene per l’Aviazione Legionaria e la Regia Aeronautica. Mentre, segue l’utilizzo bellico anche per: Cina, Ungheria, Austria, Venezuela, Paraguayana. In seguito, il velivolo diviene tra i migliori in produzione ed ottiene la licenza di costruzione, dove esercita l’impiego militare per oltre vent’anni dal primo volo. Come dimensioni, Fiat C.R.32 denota un assetto robusto e compatto, con semplicità nelle manovre, oltre che alla capacità di dare prova anche a voli acrobatici.

– seconda parte –

Tutt’oggi, tale modello da caccia vanta il riconoscimento di aereo militare, più famoso tra i velivoli italiani. Per la velocità aerea, non estremamente rapido, ma con una notevole potenza negli armamenti, tra cui due mitragliatrici Breda – SAFAT di 12,7 millimetri. Nel primo volo dal campo di Torino, la somiglianza del cacciabombardiere Fiat C.R.32 con il precedente modello, per l’ala inferiore di dimensioni ridotte. Inoltre, il rivestimento in tela delle ali, con una struttura mista e dei tubolari rigidi e tiranti in acciaio.

Per quanto riguarda il motore, l’utilizzo di Fiat A.30 RA, che presenta un raffreddamento ad acqua ed è di tipologia aeronautica con 12 cilindri e potenza massima di 600 CV. A fronte di ciò, un’elica a due pale metalliche e regolabile solo da terra. All’interno, l’aereo presenta un abitacolo aperto, con un parabrezza. Nel 1934, per il successo di Fiat seguono i primi ordini del cacciabombardiere. Dopo un anno, la consegna dell’aereo militare al 1°,3° e 4° Stormo Caccia Terrestre dell’Aeronautica Militare.

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