giovedì, Aprile 18, 2024

Fame nel mondo: 11 persone muoiono ogni minuto

Il rapporto dell’Organizzazione Oxfam parla chiaro, e i dati sono impressionanti: 11 persone nel mondo muoiono di fame ogni minuto. E il numero è aumentato di sei volte nel corso dell’ultimo anno.

La fame uccide più del Covid?

Il rapporto in questione si intitola Il virus della fame si moltiplica, e afferma che il bilancio delle vittime della carestia supera quello del Covid, a causa del quale muoiono 7 persone al minuto. “Le statistiche sono sbalorditive, ma dobbiamo ricordare che queste cifre sono costituite da singole persone che affrontano sofferenze inimmaginabili. Anche una persona è di troppo” ha dichiarato Abby Maxman, Presidente e CEO di Oxfam.


Malnutrizione e fame: milioni di bambini in pericolo di vita


Grave insicurezza alimentare

Oxfam afferma anche che 155 milioni di persone in tutto il mondo sta vivendo una grave crisi di insicurezza alimentare, un numero che supera di 20 milioni quello dello scorso anno. Inoltre, due terzi di queste persone si trovano in un Paese al centro di un conflitto militare, una delle cause delle loro condizioni disagiate.

Sull’orlo del baratro

“Oggi un conflitto implacabile, oltre alle ricadute economiche del Covid, e un peggioramento della crisi climatica, hanno spinto più di 520.000 persone sull’orlo della fame. Invece di combattere la pandemia, le parti in guerra hanno combattuto tra loro, troppo spesso assestando l’ultimo colpo a milioni di persone già colpite da disastri meteorologici e shock economici” ha continuato Abby Maxman.

I peggiori punti caldi

Anche in periodo di pandemia, comunque, la spesa militare globale è aumentata di 51 miliardi di dollari: una cifra che supera almeno di sei volte quello di cui le Nazioni Unite avrebbero bisogno per fermare l’emergenza. Nel rapporto sono elencati alcuni Paesi, descritti come “i peggiori punti caldi della fame”: tra questi spiccano Afghanistan, Etiopia, Sud Sudan, Siria e Yemen. Tutti coinvolti in conflitti.

La fame come arma di guerra

“La fame continua ad essere usata come arma di guerra, privando i civili di cibo e acqua e ostacolando gli aiuti umanitari. Le persone non possono vivere in sicurezza o trovare cibo quando i loro mercati vengono bombardati e i raccolti e il bestiame vengono distrutti” ha aggiunto Abby Maxman. La Oxfam, quindi, ha cercato di esortare i governi a smettere di portare avanti conflitti che generano “fame catastrofica”, assicurandosi che i soccorsi possano arrivare a portare aiuto dove necessario. Inoltre, ha invitato i Paesi donatori a finanziare “immediatamente e completamente” gli sforzi delle Nazioni Unite per risolvere il problema.

Aumento dei prezzi

Oltre a tutto questo, il riscaldamento globale e le ripercussioni economiche della pandemia hanno portato ad un aumento dei prezzi alimentari globali del 40%. È il più alto da oltre un decennio: e questo ha portato alla fame decine di milioni di persone in più.

Serena Nencioni
Serena Nencioni
Nata all'Isola d'Elba, isolana ed elbana e orgogliosa di esserlo. Amo la scrittura e la musica.

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