Facebook nel 2018, si era posta un obiettivo ambizioso. Quello diventare, a partire dal 2022, il primo grande colosso digitale a dipendere e ad operare esclusivamente, grazie ad energie rinnovabili. Pochi giorni fa il suo primo report sulla sua sostenibilità ambientale, ci ha mostrato come nel 2019 abbia operato per l’86% del suo fabbisogno energetico attraverso le sole energie verdi.
Dimostrando così di essere completamente in linea rispetto a quel grandioso obiettivo posto per il 2022. Facebook con la sua incredibile fattoria solare in Texas e altre centrali sia fotovoltaiche che eoliche produce ben 1.3 Gigawatts di energia elettrica. Nel 2019 l’azienda di Zuckerberg ha ridotto il 59% le proprie emissioni di gas serra rispetto al 2017 evitando così di diffondere nell’atmosfera più di 100 mila tonnellate di CO2.
Inoltre nel report è stato specificato come il proprio quartier generale di Menlo Park dipenda completamente da energie rinnovabili e destina il 90 percento dei propri rifiuti al compostaggio e riciclaggio. Come se non fosse abbastanza i propri data center in America e in Svezia hanno ricevuto prestigiose certificazioni LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) sia Gold che Platinum.
Non solo energie rinnovabili, Facebook fa attenzione alla comunità ed anche agli sprechi…
In questo resoconto sulla propria sostenibilità, Facebook ha sottolineato quanto sia importante integrarsi con le comunità nelle quali si trovano le proprie strutture. Un esempio è quello di Odense in Danimarca. Dove il calore emesso dai server viene recuperato e donato alle aziende energetiche locali, con l’obiettivo di restituire 100 mila MWh all’anno alla comunità locale. Sufficiente a dare riscaldamento a 6,900 case e supportare l’obiettivo della città di Odense di liberarsi dal carbone per la metà del 2022.
La grande effe non si ferma qui. Ha anche l’intenzione di migliorare il suo utilizzo dell’acqua. Tra il 2016 e il 2019 è riuscita a risparmiare tre bilioni di galloni d’acqua. Per di più un progetto pilota in un data center nel Nuovo Messico ha portato ad un risparmio del 40 per cento, in relazione all’ acqua utilizzata per il raffreddamento dei server . L’intenzione è di estendere queste soluzioni agli altri data center sparsi per il mondo. Con l’obiettivo di risparmiare più di 206 mila metri cubi di acqua all’anno.
Nonostante la dichiarazione di Rachel Peterson, vice presidente del settore delle infrastrutture di Facebook “Sappiamo che c’è ancora molto da fare. Oggi più che mai […] nell’affrontare le sfide ambientali“. Questo report ci mostra quanto questo colosso e fenomeno dei social ed altre realtà digitali come Ecosia, si stiano davvero impegnando per l’ambiente e la sostenibilità.