I PM DI TARANTO STANNO INDAGANDO PER “DANNO ALL’ECONOMIA NAZIONALE”. DENUNCIA DEI COMMISSARI CONTRO MITTAL
É di alcuni giorni fa la notizia dell’addio di ArcelorMittal all’ex Ilva: la multinazionale indiana ha annunciato la sua intenzione di spegnere gli altoforni dell’impianto, un’azione che porterebbe alla sospensione per mesi e forse anni della produzione e danni per molti milioni di euro. Politici e sindacati si sono opposti all’unanimità alla voce di Mittal e lo scorso venerdì, il 15 novembre, hanno depositato un ricorso d’urgenza al Tribunale di Milano.
Dopo Milano si è mossa anche la magistratura di Taranto che ha aperto una ulteriore inchiesta sulla risoluzione ArcelorMittal; l’inchiesta parla esplicitamente di distruzione dei mezzi di produzione con danno per l’economia nazionale. Nell’esposto tarantino si ipotizza la violazione dell’art. 499 del codice penale poichè il gruppo dell’acciaio sembra che abbia dato il via ad un abbassamento della produzione degli impianti e di riduzione del calore. Questo processo causerebbe un grave danno agli impianti e di conseguenza all’economia italiana; se l’azienda spegnesse realmente gli altoforni, i danni all’impianto di Taranto sarebbero molto gravi.
Come sta reagendo il Governo? Il Premier Conte sta lavorando diplomaticamente per soluzioni che evitino lo spegnimento degli altoforni e la perdita di oltre diecimila posti di lavoro. Il ministro Patuanelli invece sta coordinando i contatti con i commissari e con i dirigenti italiani dell’azienda. Non si esclude la possibilità di un incontro con i Mittal a Palazzo Chigi e sicuramente è prevista per la prossima settimana una riunione del Consiglio dei ministri sul dossier Taranto.
EX ILVA, MITTAL, LE DIVISIONI
Come hanno risposto le personalità politiche della Puglia e Italia? Michele Emiliano ha denunciato la mossa di Mittal come un allarme creato ad arte per mettere in crisi il governo; Di Maio invece è convinto che la priorità sia quella di “trascinare” l’azienda in Tribunale e attendere il risultato del ricorso d’urgenza. Nicola Zingaretti si schiera a fianco degli operai: dà ragione agli operai quando chiedono al governo di accelerare il confronto con l’azienda. Sempre dal PD la voce di Andrea Marcucci; il politico ha dichiarato che l’esecutivo deve varare subito un decreto con uno scudo per tutte le aziende in contesti di forte criticità ambientale, a partire dall’ex Ilva.
Lo scudo lo invocano tanto i sindacati, con Annamaria Furlan della Cisl, quanto Vincenzo Boccia per Confindustria; anche dalla Fiom l’irremovibile decisione dello scudo. Sempre presente la voce di Maurizio Landini che grida all’orrore e alle barbarie se l’azienda Mittal vincesse.
