Europa League, il Milan batte il Rijeka nel finale: la paura fa 90

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Novanta minuti non sono bastati per piegare la seconda squadra croata dello scorso campionato; ne sono serviti ben 94 per vincere la partita.

E il man of the match, neanche a dirlo, è stato Cutrone, il jolly di Montella, tenuto in campo dall’inizio alla fine della partita che, proprio all’ultimo secondo, ha agganciato l’assist di Borini, indirizzando il pallone in porta, con un bel tocco di sinistro.

Un goal pregevole, arrivato dopo una prestazione complessivamente mediocre e una gestione della gara ancora una volta assai discutibile, con alti e bassi, che non lasciano presagire nessun segnale di ripresa.

La Roma, che domenica sera arriverà a Milano per recuperare punti preziosi, potrebbe affondare nella retroguardia rossonera come la lama nel burro; continuamente distratta ed incapace di mantenere le giuste distanze dal centrocampo.

La squadra croata, dai primi minuti ha attaccato abbastanza sfrontatamente, facendo intendere le proprie intenzioni.

E, solo grazie all’imprecisione dei suoi attaccanti, non è riuscita a mettere in salita la partita dei rossoneri.

Stavolta, la bravura del capocannoniere di coppa Andre Silva, il coraggio di Musacchio e la freddezza del giovane Cutrone hanno consentito al Milan di guadagnarsi i tre punti e il primo posto nel girone, ma la strada è davvero lunga.

Quando Elez ha siglato il rigore al 90°, lo sguardo del tecnico campano è sembrato davvero scioccato; e in quel momento, probabilmente, la paura di fallire l’appuntamento, si è fatta sentire come mai fino ad oggi.

Il destino sulla panchina rossonera non è ancora segnato, ma l’impressione che sia vicino ad un punto di svolta è piuttosto evidente.

Questo finale col Rijeka ha lasciato alla squadra una notevole tensione e forse una comprensibile paura che il gruppo è concretamente vulnerabile.

Solo le vittorie potrebbero invertire la sfiducia che si respira in campo; e questo, gli avversari ormai l’hanno capito benissimo.

Stavolta i minuti di recupero sono stati 5; con la Roma, però, il risultato potrebbe essere già scritto prima del novantesimo.