venerdì, Marzo 29, 2024

Etiopia: ribelli Tigray accusati di aver saccheggiato aiuti umanitari

Il direttore dell’agenzia umanitaria USAID per l’Etiopia ha affermato che i ribelli del Tigray hanno saccheggiato i magazzini appartenenti all’agenzia umanitaria statunitense nella regione di Amhara. Da quando è scoppiata la guerra in Etiopia 900 mila persone si trovano in condizioni di grave carestia. Inoltre, altre 5 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria.

Etiopia: di cosa sono accusati i ribelli del Tigray?

Il direttore dell’agenzia umanitaria degli USA, USAID per l’Etiopia, ha riferito che le forze di Liberazione del Popolo dei Tigray (TPLF) hanno saccheggiato i magazzini appartenenti all’agenzia umanitaria statunitense nella regione di Amhara. Il direttore Sean Jones ha affermato all’emittente statale EBC: “Abbiamo la prova che molti dei nostri magazzini sono stati saccheggiati e completamente svuotati nelle aree dove sono entrati i soldati del TPLF, in particolare ad Amhara. Credo che il TPLF sia stato molto opportunista”.  Un portavoce dell’USAID ha aggiunto: “Qualsiasi interferenza o furto di aiuti umanitari è inaccettabile e impedisce che l’assistenza raggiunga le persone bisognose. Sfortunatamente, dall’inizio del conflitto in Etiopia, abbiamo assistito a casi di saccheggio da tutte le parti”.  

Una vera catastrofe umanitaria nel Tigray

La guerra in Etiopia è scoppiata lo scorso novembre dopo i primi scontri tra le truppe etiopi e il Fronte di Liberazione del Popolo del Tigray. Dopo aver ripreso il controllo della maggior parte del Tigray alla fine di giugno e all’inizio di luglio, le forze del Tigray si sono spinte nelle vicine regioni di Afar e Amhara. Questo ha provocato uno sfollamento di diverse centinaia di migliaia di persone dalle loro case. Dall’inizio del conflitto sono morte migliaia di persone. Inoltre, questo situazione conflittuale ha causato una crisi umanitaria senza precedenti. Secondo le stime dell’USAID almeno 900 mila persone nel Tigray sono già in condizioni di grave carestia. Mentre altri cinque milioni hanno un disperato bisogno di assistenza umanitaria.

L’USAID ha riferito che per la prima volta in nove mesi di guerra gli operatori umanitari finiranno il cibo da consegnare a milioni di persone. Il capo dell’agenzia ha accusato il governo etiope di aver limitato l’accesso a coloro che si occupano di fornire assistenza. Le forze del Tigray e il governo federale si sono ripetutamente scambiati accuse di ostacolare il flusso di aiuti.


Leggi anche: Etiopia: il governo sospende le attività di due ONG

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