martedì, Settembre 10, 2024

Etiopia: governo e ribelli trovano un accordo sull’accesso umanitario  

Il governo dell’Etiopia e i ribelli del Tigray hanno trovato un accordo sull’accesso umanitario immediato. La regione del Tigray si trova a fare i conti con una grave crisi umanitaria a causa del conflitto tra le forze governative e i ribelli.  

Etiopia: governo e ribelli trovano un accordo

Il governo etiope e i ribelli del Tigray hanno stipulato un accordo per facilitare l’accesso umanitario immediato nella regione del Tigray e in quelle limitrofe devastate dalla guerra. L’accordo è stato firmato dal feldmaresciallo Berhanu Jula, capo di stato maggiore delle forze armate etiopi, e dal generale Tadesse Werede, comandante in capo delle forze ribelli del Tigray. Il mediatore dell’Unione africana Olusegun Obasanjo ha affermato che l’accordo avrà “effetto immediato“. Le due parti hanno anche concordato di istituire un comitato congiunto per attuare il disarmo dei combattenti del Fronte di liberazione del popolo del Tigray, come previsto nell’accordo di cessate il fuoco raggiunto agli inizi di questo mese a seguito ai colloqui condotti nella capitale sudafricana.

Dopo poco più di una settimana di negoziati nella capitale sudafricana Pretoria, il governo del primo ministro Abiy Ahmed e i ribelli del Tigray hanno firmato il 2 novembre un accordo di pace. La comunità internazionale salutato tale accordo come un primo passo cruciale per porre fine al conflitto. L’accordo prevede in particolare la cessazione delle ostilità, il ripristino degli aiuti umanitari, il ripristino dell’autorità federale sul Tigray e il disarmo dei combattenti del TPLF.

La tragica situazione in Etiopia

Nella regione Tigray è in atto una grave crisi umanitaria. Nella regione mancano cibo, medicine e l’accesso ai servizi di base, tra cui elettricità, banche e comunicazioni è limitato. Il conflitto ha causato un numero elevato di morti, costretto oltre due milioni di persone a lasciare le loro case e ha portato alla luce orribili abusi come stupri e massacri. Le stime delle vittime variano di molto. Secondo gli USA sono morte fino a mezzo milione di persone, mentre secondo l’Alto invitato dell’UE per gli affari esteri Josep Borrell potrebbero essere state uccise più di 100.000 persone.


Leggi anche: Etiopia: governo e ribelli del Tigray firmano accordo

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