Il governo dell’Etiopia ha dichiarato che inizierà il dialogo con le figure dell’opposizione politica dopo aver annunciato la scarcerazione di un elenco di importanti leader dell’opposizione.
Etiopia: il governo apre al dialogo con l’opposizione?
Il governo etiope ha annunciato che avvierà un dialogo con l’opposizione. La dichiarazione è giunta dopo che il governo ha annunciato di aver rilasciato dal carcere diversi leader dell’opposizione. “La chiave per una pace duratura è il dialogo. Uno degli obblighi morali di un vincitore è la misericordia”, si legge nel comunicato dell’ufficio del governo. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha affermato che attende con impazienza un miglioramento dell’accesso umanitario a tutte le aree colpite dal conflitto, accogliendo con favore il rilascio dei leader dell’opposizione. Ha chiesto alle parti in conflitto di basarsi su quello che ha detto essere un “passo significativo per rafforzare la fiducia“.
Il conflitto nel Tigray
L’Etiopia è teatro di violenti scontri da 14 mesi. Nel novembre del 2020 le forze governative avevano occupato il Tigray. Dopo otto mesi di occupazione, a giugno hanno deciso di ritirarsi a seguito di pesanti perdite. A luglio, le forze tigrine sono avanzate fino ad invadere le regioni di Amhara e Afar. I ribelli avevano dichiarato di voler interrompere gli aiuti umanitari al Tigray. All’inizio di dicembre le forze tigrine si sono dovute ritirare di fronte all’offensiva governativa. Il 24 dicembre, Addis Abeba ha ordinato alle sue forze di non avanzare oltre nella regione settentrionale del Tigray. Ora, il governo apre ad un dialogo con l’opposizione.
Il conflitto in Etiopia ha provocato una vera e propria catastrofe umanitaria. Sono stati segnalati abusi e presunte violazioni dei diritti umani, tra cui massacri e stupri. Il conflitto ha provocato la morte di decine di migliaia di persone e lo sfollamento di milioni di persone bisognose di aiuti. Le Nazioni Unite hanno avviato un’indagine indipendente sugli abusi e le violazioni dei diritti commessi in Etiopia.
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