Curata da Saverio Verini, Étincelles / Scintille riunisce le realizzazioni dei sedici artisti e ricercatori della residenza annuale di sperimentazione a Villa Medici. L’esposizione sarà visitabile dal 15 giugno al 7 agosto con inaugurazione aperta al pubblico martedì 14 dalle 18 alle 21.30.
Katinka Bock con “Insomnie” e “Amnesie” a Villa Medici
Chi sono gli artisti che espongono a Étincelles?
Kaouther Adimi, Iván Argote, Charlie Aubry, Théodora Barat, Samir Boumediene, Nidhal Chamekh, Aude Fourel, Marta Gentilucci, Noémie Goddard. Ci sono anche: Evangelia Kranioti, Marielle Macé, Benoît Maire, Hèctor Parra, Julie Pellegrin, Mathieu Peyroulet Ghilini, Guy Régis Jr.
L’evento inaugurale
Domani per l’opening della mostra sono organizzati una visita del percorso e un programma di performance. Guy Régis Jr. ha collaborato con la compositrice Kaoli Ono, la solista Cyrielle Ndjiki Nya e la partecipazione del Coro di Piazza Vittorio. Un estratto dell’opera pluridisciplinare Quel dernier grand conflit pour satisfaire la haine entre les humains. Emily Mast invitata da Julie Pellegrin partecipa all’evento. L’artista realizzerà la performance IFIF, un rito laico realizzato con un gruppo di performer sul piazzale di Villa Medici. Si tratta di un gioco che coinvolge il caso, la danza e stati di trance per immaginare altri modi di stare insieme. Il talento di Los Angeles combina arte visiva, performance e attivismo per esplorare le dinamiche del potere e la sovversione di gerarchie apparentemente immutabili.
Anche una lettura performativa all’opening di Étincelles
La performance coinvolge tre borsisti attorno a un testo inedito di Kaouther Adimi. Guy Régis Jr. si esibirà con l’accompagnamento delle musiche composte e eseguite al pianoforte da Hèctor Parra accompagnato da Imma Santacreu. Sarà proposta anche una lettura performativa di Marielle Macé, Breathe in / Speak out. Nuovo testo in cui l’autrice esplora il rapporto tra parola e respiro, nel tentativo di “depurare” attraverso la scrittura l’atmosfera che viviamo. Il curatore e i borsisti accompagneranno la stampa all’esposizione alle 16. L’appuntamento è un punto d’incontro tra diverse pratiche, dalle arti plastiche alla composizione musicale, passando per la letteratura, l’architettura, il teatro, la storia e la teoria dell’arte.
L’esperienza della residenza artistica
La mostra è la restituzione di 16 progetti che testimoniano un momento unico nel percorso dei borsisti: la residenza laboratorio di sperimentazione. Che cosa può nascere dal rapporto e dall’incontro di diverse individualità e pratiche? Dallo spazio dello studio all’espositivo, come si dà forma a un’idea, a una ricerca? Le domande accompagnano un percorso di proposte poliedriche, scandite da un allestimento che offre uno spazio indipendente a ogni progetto. Comunque ne preserva l’unità.
Estate a Villa Medici
Durante un’estate, le sale espositive di Villa Medici si trasformano in uno spazio di riflessione e sperimentazione che accoglie proposte libere nelle forme più diverse. Gli interventi ci portano nei luoghi, immaginari o fisici, a partire da Roma, che alimentano la creazione più contemporanea e si estendono oltre la mostra. Étincelles / Scintille sarà accompagnata da un catalogo che riunisce i progetti dei borsisti dell’Accademia di Francia a Roma. La pubblicazione includerà anche una serie di pagine dedicate ai dialoghi e agli scambi tra i borsisti. Lascia quindi spazio a incursioni, approfondimenti e libere associazioni su temi diversi che hanno segnato l’esperienza dei borsisti a Villa Medici.
Étincelles
Il titolo suggerisce l’idea della creazione artistica, ma allude anche al conflitto (“fare scintille”) o, al contrario, all’intesa (“la scintilla è scoccata”). Si tratta di una parola fortemente visiva, legata alla luce e al fuoco, capace di esprimere la vitalità dei progetti dei borsisti e di evocare l’inevitabile temporaneità di un anno di residenza che si sta per concludere. Nasce anche dal desiderio di restituire le ricerche condotte durante il soggiorno a Roma. Un percorso fatto di corrispondenze, alcune evidenti, altre più sottili, tra progetti che affrontano questioni ricorrenti. Tratta la tendenza all’accumulazione compulsiva, la reiterazione di gesti e segni, la riflessione su temi politici, la rappresentazione del corpo, la relazione tra paesaggio naturale e artificiale. Infatti, sono alcune delle costanti che affiorano nelle ricerche dei borsisti che hanno instaurato possibili dialoghi e affinità tra i vari interventi.
Immagine da cartella stampa.