Etichette ai media controllati dai governi: l’ultima novità di Facebook

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Facebook etichette siti monitorati dai governi.

Prosegue la politica di Facebook volta alla trasparenza e alla chiarezza dei contenuti disponibili sul social network e indirizzati agli utenti. In queste ore è stato annunciato che è iniziata una strategia basata sulla segnalazione di profili di testate giornalistiche e media che sono controllati dai rispettivi governi. Si tratta di etichette digitali che informano gli iscritti che quella determinata pagina lavora dietro monitoraggio delle proprie istituzioni politiche. Questa novità è stata annunciata ufficialmente da Nathaniel Gleicher, responsabile del settore cybersecurity dell’azienda guidata da Mark Zuckerberg.

Il dirigente è intervenuto sul blog ufficiale della società di Menlo Park per chiarire la portata e le motivazioni che hanno spinto Facebook ad adottare questo nuovo sistema di controllo. Ha affermato, infatti, che è fondamentale che le persone siano a conoscenza del fatto che determinate notizie che leggono, siano o meno provenienti da progetti editoriali o mediatici «sotto l’influenza di un governo».

Facebook segnalerà le testate controllate dai governi.

La nuova funzionalità diventerà attiva a tutti gli effetti durante l’estate, ma nel frattempo già sono partiti i primi test di segnalazione di alcuni account. Infatti è possibile visionare dei contenuti sponsorizzati che riportano delle etichette che avvisano i lettori sul fatto che siano gestiti dai propri governi centrali. L’avviso compare innanzitutto sulla pagina ufficiale del sito, sulla sezione per la trasparenza e all’interno dell’archivio delle inserzioni. Inoltre, solo per gli utenti degli Stati Uniti si possono visualizzare tramite News Feed.

Gleicher spiega come funzionano le nuove etichette di Facebook

Per capire come ha deciso di intervenire Facebook per evidenziare la presenza di materiale informativo monitorato da alcuni Stati, si deve fare affidamento alle dichiarazioni di Gleicher. Questi ha chiarito che verranno valutati alcuni parametri di riferimento grazie alla collaborazione con un team di 65 esperti internazionali di media, diritti umani, sviluppo e governance. Inoltre si prenderanno in considerazione eventuali finanziamenti e proprietà che hanno in gestione le testate e i media, senza dimenticare linea editoriale, collaboratori, utilizzo delle fonti ed eventuali interventi dei governi nella correzione degli articoli prima della pubblicazione.

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Il responsabile della sicurezza del social network ha svelato che c’è la consapevolezza dell’esistenza di sistemi di finanziamento – da parte di alcuni Stati – per svolgere un’attività di controllo sui media. Subito dopo però ha aggiunto che oltre all’aspetto economico Menlo Park terrà conto anche dell’influenza che i vari governi possono esercitare nella decisione delle strategie editoriali di alcuni giornali o siti online presenti sulla piattaforma. Ad ogni modo, le aziende che dovessero ritenere di essere state segnalate ingiustamente, potrebbero sempre rivolgersi a Facebook per fornire prove e testimonianze della propria indipendenza.

China Daily presenta già la nuova etichetta di Facebook.

Intanto, nell’attesa che il sistema delle etichette parta in tutto il mondo, Facebook ha provveduto a segnalare agli utenti alcune pagine di testate giornalistiche. Tra queste risultano per adesso Sputnik, RT e China Daily che sarebbero controllate rispettivamente dal governo russo e da quello cinese. Si tratta di un servizio che punta innanzitutto a tutelare il regolare svolgimento della campagna elettorale e della diffusione di notizie e informazioni in vista delle elezioni presidenziali degli Stati Uniti che si terranno nel mese di novembre di quest’anno.