giovedì, Aprile 25, 2024

Esplosione Ravanusa: Vigili del Fuoco voci sotto le macerie


Esplosione Ravanusa: Si cercano i dispersi dopo l’esplosione di Ravanusa, nell’Agrigentino. I vigili del fuoco avrebbero sentito la voce di almeno una donna intrappolata sotto le macerie.

Un boato ha squarciato il silenzio del sabato di Ravanusa verso le 20.30. Un tubo del metanodotto cittadino è scoppiato ed è crollata una palazzina di quattro piani in via Galileo Galilei, a Ravanusa. Subito si era parlato dell’esplosione di una bambola del gas. Il primo bilancio della tragedia è di 12 persone disperse, tra cui 3 bambini e una coppia di giovani sposi, con lei incinta. Voci sotto le macerie. Questa la notizia che arriva dai soccorritori al lavoro a Ravanusa, nell’Agrigentino, dove un’esplosione ha sventrato una palazzina, interamente crollata, e danneggiato almeno altri sette edifici.

“Un incendio immane che ha consentito però a qualcuno di riuscire ad uscire dagli appartamenti e a scappare. Abbiamo tanti dispersi, probabilmente 11. C’è però qualche buona notizia: siamo riusciti a sentire delle voci da sotto le macerie e dopo aver chiuso il gas si sta iniziando a scavare fra le macerie per salvare quante più persone possibili”, è quanto ha detto il colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri di Agrigento.

Sul posto sono in azione i cani molecolari. “I carabinieri sono giunti per primi e hanno iniziato i soccorsi urgenti, facendo arrivare le ambulanze. Poi sono arrivati i vigili del fuoco che hanno avviato le attività di spegnimento dell’incendio che ha investito l’intera conduttura del gas cittadino – così ancora il colonnello Stingo -. I cani molecolari stanno girando fra le macerie e ci hanno dato la possibilità di trovare qualcuno in vita”.

I vigili del fuoco avrebbero sentito la voce di una donna sotto le macerie e stanno cercando di tirarla fuori. Complessivamente sono oltre 90 i vigili del fuoco presenti nella zona, insieme a loro carabinieri, polizia e volontari della Croce rossa. Le persone evacuate sono state portate in alberghi della zona dal comune di Ravanusa. Tra i dispersi ci sarebbero anche tre bambini e una coppia di giovani sposi con lei incinta.

Ci sarebbero diverse persone sotto le macerie. Tra dispersi anche donna incinta. Il sindaco: “Chiunque abbia autobotti ci aiuti. È un disastro”. Capo dipartimento regionale Protezione Civile: “Sembra Beirut”. Procuratore Agrigento apre inchiesta

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Altri residenti degli appartamenti ridotti in macerie sono invece riusciti a uscire illesi o lievemente feriti. Sono decine gli sfollati e ci sono danni anche ad alcuni edifici limitrofi per un’area interessata di almeno 1000 metri quadrati. “Sembra Beirut“, è stato il commento di Salvo Cocina, il capo del dipartimento regionale della Protezione Civile. Vigili del fuoco, carabinieri e polizia oltre a volontari, dopo lo spegnimento delle fiamme, hanno iniziato la corso contro il tempo per cercare i dispersi, spostando le macerie.

Intanto, il procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta: “Questo è il momento dei soccorsi – ha dichiarato -. Domattina, quando interverrà la squadra speciale dei vigili del fuoco da Palermo, interverrà anche la Procura. Al momento abbiamo notizie di dispersi, dobbiamo aspettare e capire”

La protezione civile regionale ha spiegato che le fiamme, sprigionate dopo l’esplosione, sono state spente ma “sacche di gas della rete cittadina impediscono l’accesso in sicurezza sulle macerie” Nel paese agrigentino di oltre 10mila abitanti, a 50 minuti di auto dal capoluogo e a più di due ore da Palermo, la gente è scesa in strada terrorizzata.

“Una bomba, una bomba”, gridavano. L’energia elettrica è stata tolta in tutta la zona

Tre squadre di volontari (Procivis, Guardia costiera ausiliaria e Croce rossa) hanno raggiunto Ravanusa per i soccorsi, rispondendo all’appello del sindaco Carmelo D’Angelo: “C’è stato un disastro. Chiunque abbia autobotti e mezzi meccanici ci dia una mano. Chiunque abbiano pale e ruspe vengano a dare una mano”

Leonardo Pietro Moliterni
Leonardo Pietro Moliterni
Presidente dell'Associazione L'Ancora Capo Redattore Responsabile ma sono soprattutto giornalista, foto reporter e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Ho sposato Periodicodaily.com e Notiziedaest.com ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Sono un libero giornalista indipendente porto alla luce l'informazione Nazionale e Estera .. Soprattutto Cronaca, Meteorologia, Sismologia, Geo Vulcanologia, Ambiente e Clima.

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