giovedì, Aprile 25, 2024

Esiste un’altra Sfinge

Quando abbiamo esplorato per la prima volta i passaggi segreti nascosti, anche se molto reali, situati alla base della struttura della Sfinge, ci siamo trovati di fronte a prove convincenti che suggeriscono che è esistita un’ altra sfinge dall’altra parte del continente africano a Zinder.

Non solo ci sono ancora resti di questa spettacolare struttura chiamata Sfinge, ma ci sono anche delle piramidi di accompagnamento chiaramente riconoscibili e notevolmente resistenti alle erosioni.

Tuttavia quello che alcuni possono trovare sorprendente è che esattamente a 6.000 chilometri verso l’est, in un luogo conosciuto come Belucistan, in Pakistan, si trova anche qui un’altra Sfinge che ha chiaramente un’antichità similare.

Ho sostenuto e rivendicato molte volte in questo canale che è esistita una civiltà lontana dagli antichi Egizi che potrebbe aver costruito realmente questi piramidi incredibili per uno scopo sofisticato ancora sconosciuto.

Conosciuta come la Sfinge del Belucistan, gli scienziati hanno fortemente negato la possibilità di questa formazione di aspetto naturale ma che potrebbe essere di origine artificiale. Molti hanno fatto il tentativo di sostenere che la sua forma familiare, insieme agli ambienti circostanti, è una semplice coincidenza è che tutta l’area è solo un una formazione naturale.

Queste conclusioni non corrispondono con nessuna delle indagini archeologiche ufficiali che sono sempre ancora in corso sul sito.

Fortunatamente esiste un numero uguale di persone che realmente ha visitato questo sito e ha finanziato in proprio le investigazioni. Le indagini hanno stabilito tutto il contrario. Graham Hankock è stata una delle persone che ha concluso che il sito è davvero una Sfinge molto antica, probabilmente risalente all’ultima processione del leone, circa 12.500 fa.

Come il sito web di Graham dice testualmente, la Sfinge sembra essere ricoperta fino alla testa da un vestito che assomiglia al copricapo del faraone egizio Nemes. E’ un panno che copre la testa e la parte posteriore. Due alette grandi e sorprendenti pendono dietro le orecchie e davanti alle spalle.

La Sfinge presente una fessura orizzontale attraverso la fronte che corrisponde al diadema faraonico che sostiene il copricapo di Nemes. In questo punto si possono vedere facilmente i contorni delle zampe anteriori della sfinge che terminano con artigli molto ben definiti.

E difficile vedere come la natura abbia potuto scolpire una statua che somigli ad una animale mitico ben conosciuto a tale grado sorprendentemente preciso.

Ci risulta deludente e non smette di sorprenderci come molte persone all’interno della moderna accademia, con molti titoli accanto al proprio nome e quindi molte responsabilità educative, abbiano difeso e difendano un paradigma indipendentemente dall’ appoggio di investigazioni professionali. Questa è una pratica ripetuta regolarmente che si e rinnnova in molti campi.

La Sfinge e percepita da quasi tutti come un simbolo di protezione, è una forza protettiva che si erige spesso nei luoghi sacri o molto importanti e la sfinge del Belucistan non è diversa. Deve esserci stata qualcosa vicino una struttura da guardare.

Molti hanno concluso che il sito del Belucistan è il tempio della Sfinge e ci sono evidenze di pilastri dell’ingresso, una struttura elevata, scolpita a sinistra dell’entrata e insieme ad essa c’è una interessante geologia nei dintorni.

E’ il Belucistan realmente solo una formazione naturale? Se è così perché non si sono realizzate indagini ufficiali?

Chiaramente è un sito archeologico molto controverso, molto polemico e ci troviamo davanti ad paesaggio molto sconcertante.

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