sabato, Aprile 20, 2024

Eritema post-infiammatorio: cos’è e come curarlo

Se avete appena visto sparire un brufolo, ma al suo posto è rimasta una zona infiammata, molto probabilmente è un eritema. Nulla di grave, ma è bene sapere come trattarlo.

Come curare un eritema post brufolo?

Le tracce di pigmentazione che seguono la scomparsa di un brufolo hanno un nome, eritema post-infiammatorio (PIE). È comune soprattutto per le pelli più chiare e delicate, e generalmente spariscono da sole in qualche settimana. La causa sono i danni, la dilatazione e l’infiammazione dei vasi sanguigni della pelle, che subisce un vero e proprio trauma. Non deriva però soltanto dai brufoli: anche la dermatite o una scottatura solare possono essere una causa.


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PIE o PIH?

Non bisogna confondere il PIE con il PIH, iperpigmentazione post-infiammatoria. Quest’ultimo è causato dalla sovrapproduzione di melanina durante il processo di guarigione della pelle, ma al contrario del PIE colpisce più facilmente chi ha una pelle più scura. Tuttavia non è difficile comprendere se si tratti di una cosa o dell’altra: basta premere il fondo di un bicchiere sulla zona interessata. Se scompare con la pressione, probabilmente si parla di PIE.

Trattamenti per la cura

Come abbiamo detto, generalmente questo eritema scompare da solo. I tempi possono però essere molto lunghi, fino a sei mesi. Ci sono quindi dei prodotti che possono aiutare ad accelerare il processo di guarigione.

Idrocortisone

L’idrocortisone topico, è uno steroide che riduce l’infiammazione. Ma le creme steroidee possono essere pericolose per il viso: per questo motivo è bene consultare prima un medico o un dermatologo.

Vitamina C

Ricco di proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, può essere utile anche se non esistono ancora studi sulla sua efficacia per ridurre il PIE. Di certo è uno strumento valido per trattare un eritema solare. Normalmente si trova in diverse creme da banco, e può essere utilizzata insieme ad altri prodotti, come l’acido azelaico e l’SPF.

Niacinamide

È una variante della vitamina B3, ed è facilmente reperibile in prodotti da banco. Essendo anche un antinfiammatorio, può ridurre la dilatazione dei capillari e quindi eliminare il rossore. Inoltre, regola la produzione di sebo, aiutando a ridurre la PIE.

Acido azelaico

Qui abbiamo di fronte un ingrediente più delicato, ma dai molti benefici. Antinfiammatorio, antibatterico e cheratolitico, riduce l’infiammazione e combatte i batteri che causano l’acne, oltre ad eliminare le cellule morte e rigenerare la pelle. È disponibile da banco in bassa concentrazione, ma un dermatologo potrà prescriverlo in dosi più elevate.

Esfolianti chimici

Esfolianti chimici, o alfa idrossiacidi (AHA), possono essere un buon sostituto. Aiutano a promuovere il ricambio cellulare della pelle, e ne generano di nuove pigmentate in modo più uniforme.

Tè verde

Come anche l’acido azelaico, è un antiossidante e antinfiammatorio e aiuta la guarigione. Disponibile in diversi prodotti, come detergenti, toner, creme, sieri.

SPF

Sun Protection Factor, o SPF. L’esposizione al sole può causare il PIE o rendere più difficile trattarlo, e non solo. Infatti molti acidi topici per la cura della pelle possono essere sensibilizzanti se esposti ai raggi UV: per questo motivo utilizzare SPF è di fondamentale importanza.

Trattamenti dermatologici

Alcune volte tutti i rimedi sopra citati possono non bastare. È in questi casi che interviene il dermatologo, con terapie mirate e personalizzate.

Terapia laser

Questo è uno degli strumenti che può avere in mano un dermatologo. Nello specifico per la PIE, si parla di IPL (luce pulsata) e di laser a colorante pulsato. I vasi sanguigni infiammati vengono eliminati, ma spesso servono più cicli di terapia per risolvere il problema.

Microneedling

Nello specifico, la dermoabrasione può venire usata per trattare il PIE. Il dermatologo utilizzerà un rullo ricoperto di minuscoli aghi per forare la pelle: queste micro ferite attivano la pelle e creano nuovi tessuti ricchi di collagene, per eliminare il rossore. Anche questo trattamento non è istantaneo, e potrebbero servire diverse applicazioni. E anche in questo caso è bene affidarsi ad un medico, perché usare il metodo sbagliato potrebbe avere effetti controproducenti.

Serena Nencioni
Serena Nencioni
Nata all'Isola d'Elba, isolana ed elbana e orgogliosa di esserlo. Amo la scrittura e la musica.

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