Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan accusa il mondo musulmano di azioni insufficienti nella guerra di Israele a Gaza. Erdoğan ha ribadito la sua richiesta di un embargo sulle armi per Israele e di uno stop al commercio.
Erdoğan accusa il mondo musulmano: cos’è successo?
Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha accusato il mondo islamico di non aver risposto in modo adeguato alla guerra di Israele contro Gaza. Erdoğan ha quindi sollecitato misure immediate per fare pressione su Israele. Erdoğan è intervenuto durante un vertice straordinario dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC) e della Lega araba tenutosi a Riyad, affermando che finora circa 50.000 palestinesi, il 70% dei quali donne e bambini, sono stati uccisi nella guerra di Israele a Gaza.
“Una manciata di nazioni occidentali che forniscono a Israele ogni forma di sostegno, da quello politico a quello economico, militare a quello morale, e l’incapacità dei paesi musulmani di rispondere adeguatamente, hanno permesso che la situazione arrivasse a questo punto”, ha affermato Erdoğan, aggiungendo che era “eccezionalmente importante” per i paesi musulmani continuare gli sforzi coordinati per imporre misure forti per fare pressione su Israele. Erdoğan ha ribadito la sua richiesta di un embargo sulle armi per Israele e di uno stop al commercio. “È fondamentale che Israele sia isolato nell’arena internazionale finché la sua aggressione non finisca”, ha aggiunto il presidente.
Il Ministero degli Esteri turco ha affermato di aver presentato una lettera alle Nazioni Unite, firmata da 52 paesi e due organizzazioni, in cui si chiede la sospensione delle forniture di armi a Israele. Tra i firmatari c’erano Arabia Saudita, Brasile, Algeria, Cina, Iran e Russia, oltre alla Lega araba e all’OIC. Gli sviluppi giungono mentre Erdoğan e il suo governo del Partito per la giustizia e lo sviluppo (AKP) affrontano critiche per aver continuato a commerciare con Israele nonostante un divieto imposto all’inizio di quest’anno.
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