Emmecosta: una fuga di cervelli musicali?

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Di solito si parla di “cervelli in fuga” rivolgendoci alle grandi mente del mondo accademico che si spostano dal nostro bel paese per andare a cercare mete concrete nella ricerca e nel mondo del lavoro all’estero. È questo forse il caso degli Emmecosta?

“Chi sono?” vi chiedete? Tranquilli che ci arriviamo! Gli Emmecosta sono un gruppo di origini campane che lo scorso Agosto ha pubblicato il suo ultimo EP Velour. E perché parlo di fuga di cervelli? In effetti per due motivi. Il primo perché come sempre più giovani fanno, anche i componenti di questa band si sono traferiti in Svezia! Eh sì, non dietro l’angolo. Allo stesso tempo ho avuto la possibilità di scoprirli e… si! L’Italia ha probabilmente perso qualcosa.

Nel loro ultimo EP, Velour, gli Emmacosta hanno prodotto un mix di quattro tracce: Miguel, Heavy Heart, His Power of Youth and A Mountain From Us; queste tracce si presentano come un ottimo insieme di suoni prodotti al sintetizzatore e di chitarre, che sono soavemente accompagnati da una voce delicata che si posa sulla base melodica un po’ come la neve fresca si posa su un fiore.

C’è chi afferma che questa tipologia di musica non sia però una musica che si addica al mercato italiano. È infatti più che vero che questi suoni, queste melodie e questi testi non spesso vengono ascoltati e trasmessi dalle radio; allo stesso tempo è vero come cantanti, un esempio è LP, si presentano nel panorama musicale italiano sempre più di frequente.

Quindi per quale motivo gli Emmecosta dovrebbero essere da meno? Quello che vedete è uno dei brani tratti dal loro ultimo EP, fatemi sapere nei commenti se riconoscete dove è stato girato: vi assicuro solo  che non è la Svezia!

Tornando all’inizio quindi: credete che sia stata una fuga di cervelli?