Emmanuel Milingo: compie 90 anni il sacerdote ribelle che ha sposato Maria Sung

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Emmanuel Milingo compie 90 anni.

Figura controversa, discussa e per certi versi rivoluzionaria, Emmanuel Milingo il 13 giugno 2020 compie 90 anni. L’ex arcivescovo è balzato agli onori della cronaca internazionale quando nel 2001 ha convolato a nozze con la coreana Maria Sung, iniziando una vera e propria battaglia contro il celibato imposto dal diritto canonico. Raggiunto nel 2006 dalla scomunica latae sententiae per aver ordinato dei nuovi vescovi senza alcuna autorizzazione pontificia, tre anni dopo è stato ufficialmente dimesso dall’ordine clericale perché non ha mai mostrato una sincera volontà di riabbracciare appieno i dogmi della Chiesa cattolica.

Emmanuel Milingo nasce a Mnuwka (nello Zambia) il 13 giugno 1930. A 28 anni diventa sacerdote e ottiene l’incarico come parroco di Chipata, dove fonda la Zambia Helpers Society. Tra il 1966 e il 1969 acquisisce una certa esperienza nella comunicazione con i media, essendo stato incaricato di occuparsi delle pubbliche relazioni per la conferenza episcopale dello Zambia. Sempre molto attivo, nel 1969 guida la fondazione della congregazione delle Figlie del Redentore.

Emmanuel Milingo è nato il 13 giugno 1930.

La carriera ecclesiastica di Milingo procede brillantemente, infatti dopo essere stato nominato arcivescovo di Lusaka, capitale dello Zambia, diventando così il più giovane vescovo africano della storia, sempre nel 1969, il 1° agosto riceve l’ordinazione episcopale da Papa Paolo VI. Tuttavia, è negli anni Settanta che si comincia a parlare di lui come esorcista e guaritore, e soprattutto questa seconda pratica, che probabilmente univa al ricorso alla religione dei presunti riti magici, inizia a creare qualche malumore tra i vertici della Chiesa cattolica.

26 settembre 1897: nasce Papa Paolo VI

Si presume che, per cercare di allontanarlo da quelle attività, Papa Giovanni Paolo II nel 1983 lo abbia chiamato a Roma affinché rinunciasse al suo incarico di arcivescovo di Lusaka per lavorare presso il Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli itineranti. Giunto in Italia, inizia a far parlare di sé quando compare in televisione e anche in radio per guidare delle cosiddette messe di guarigione che cominciano ad attirare numerosi fedeli.

Emmanuel Milingo: la prima rottura con la Chiesa cattolica

Un po’ a sorpresa, Emmanuel Milingo diviene famoso per dei progetti che non rientrano nei suoi compiti religiosi. Infatti nel 1994 pubblica il suo primo CD, Gubudu Gubudu. Nel 1997 approda anche al Festival di Sanremo, con Piero Chiambretti che si collega con lui da Roma affinché canti il brano Kavundu Vundu che parla dei guerrieri anziani che risorgono per far sì che i giovani apprendano tutti i segreti dell’arte della danza. Questo pezzo è inserito in un secondo album che porta il nome dell’arcivescovo ed è prodotto dalla casa discografica Pressing di Lucio Dalla.

Emmanuel Milingo ha pubblicato due CD.

Un altro progetto mediatico è Milingo the Spirit of Africa, un film d’animazione di cui il religioso è co-regista, e le cui musiche sono realizzate da Lucio Dalla con arrangiamenti di Ron.

Ma nel 2001 avviene il primo vero scandalo che porta alla rottura con la Chiesa cattolica. In quell’anno Milingo diventa seguace del reverendo Sun Myung Moon, fondatore della Chiesa dell’unificazione e comincia a lanciare una serie di appelli al cattolicesimo affinché ripensi le sue regole sul celibato degli ecclesiastici. Il 27 maggio 2001 decide di sposarsi con la 43enne coreana Maria Sung a New York e le nozze vengono celebrate proprio da Sun Myung Moon.

Il Vaticano reagisce immediatamente, infliggendo al sacerdote la pena della sospensione a divinis, in base alla quale non può più officiare i sacramenti. Quest’improvviso cambiamento di rotta di Milingo causa l’intervento del famoso esorcista cattolico Padre Gabriele Amorth che, conoscendolo bene, sostiene che evidentemente ha subito una sorta di «lavaggio del cervello da parte della setta di Moon».

Il ripensamento e il nuovo distacco dalla Chiesa cattolica

Dopo una serie di critiche e feroci attacchi, Papa Giovanni Paolo II il 7 agosto 2001 decide di avere un incontro con Emmanuel Milingo, durante il quale lo convince a rinunciare al suo matrimonio e a rientrare a tutti gli effetti nella Chiesa cattolica. Ricordiamo che le nozze con Maria Sung non vengono considerate valide dalla Santa Sede, mentre in seguito all’adesione alla setta di Moon, per ottenere il reintegro nel cattolicesimo è necessario l’intervento del Pontefice siccome si tratta di un vescovo. La frattura viene sanata anche grazie all’intercessione di Tarcisio Bertone, a quei tempi segretario della Congregazione per la dottrina della fede, che dietro autorizzazione del Papa fa in modo che la sospensione dell’ecclesiastico africano venga annullata.

Nel 2002, durante un’intervista, Emmanuel Milingo rivela che ha trascorso un anno in preghiera e in meditazione in Argentina. L’anno seguente si reca in Zambia nonostante il parere contrario del Vaticano, mentre dal 2004 al 2006 sembra ritirarsi dalla scena pubblica, trasferendosi a Zagarolo e non ricevendo alcun incarico dal Vaticano.

Questa situazione di calma apparente si interrompe nel luglio del 2006 quando, durante una conferenza stampa organizzata a Washington, l’arcivescovo comunica che ha ripreso la sua relazione con la moglie Maria Sung. Aggiunge che si è rivisto con il reverendo Moon e che ha intenzione di riprendere la sua battaglia perché la Chiesa cattolica riconosca le nozze anche dei religiosi. In seguito a queste affermazioni, il cardinale Giovanni Battista Re gli consiglia di scrivere subito una lettera di pentimento al Vaticano per evitare di incorrere in una nuova sospensione a divinis.

Emmanuel Milingo e Maria Sung.

Intanto si apprende che nel settembre del 2006 l’arcivescovo zambiano ha ordinato a Washington quattro vescovi statunitensi sposati e facenti parte della sua associazione, Married Priests Now, senza alcuna autorizzazione papale. Il 26 settembre la Santa Sede comunica che sia Milingo che i quattro sacerdoti sono venuti meno al Diritto Canonico, e per questo motivo vengono raggiunti da una scomunica latae sententiae. Il Vaticano fa sapere che Milingo nel frattempo ha proseguito nella sua attività, consacrando altri vescovi, sacerdoti e diaconi già sposati.

Partono così una serie di provvedimenti drastici nei suoi confronti. Dapprima il suo nome viene cancellato dall’Annuario Pontificio, nel quale compariva come arcivescovo emerito di Lusaka. Quindi nell’ottobre del 2007 gli viene annullato il passaporto che gli garantiva di viaggiare come diplomatico della Città del Vaticano, perdendo così qualsiasi immunità diplomatica.

Ma Emmanuel Milingo non fa dietrofront e continua a ordinare nuovi sacerdoti e vescovi senza il consenso papale. Il 17 dicembre 2009 viene confermata la precedente scomunica, alla quale si aggiunge la dismissione dallo stato clericale. In quest’occasione, la Santa Sede afferma che ha ancora speranza in un suo «ravvedimento».

L’ex arcivescovo continua comunque a portare avanti la sua attività alla guida della propria associazione, lasciandola poi nel 2013 all’arcivescovo Peter Paul Brennan. Quindi si trasferisce in Corea del Sud e pare che a volta sia tornato anche in Italia dopo aver ottenuto il visto turistico.