In un mercato altamente competitivo come quello del beauty, è necessario avere delle idee davvero originali e vincenti affinché un’azienda possa raggiungere alti livelli. Emma Lewisham sta ottenendo grande successo con il suo brand di bellezza soprattutto per due motivi: l’efficacia dei suoi prodotti e l’applicazione di una serie di valori che non tengono necessariamente conto dei profitti.
In questi anni i consumatori e gli appassionati del beauty si stanno rendendo conto di quanti danni possa provocare al pianeta un utilizzo sbagliato di questi prodotti e, di conseguenza, l’intero comparto ha cominciato ad orientarsi verso una svolta “green”. Oltre all’introduzione di ingredienti naturali e biologici, cosa stanno facendo di concreto le varie società del settore per diventare realmente carbon positive?
Emma Lewisham di recente ha annunciato che la sua azienda ha ottenuto ufficialmente il titolo di carbon positive. Refinery29 ha raggiunto l’imprenditrice, chiedendole cosa voglia dire nello specifico questa terminologia e cosa ha fatto per raggiungere questo significativo traguardo.
Cos’è il carbon positive? Parla Emma Lewisham
Emma Lewisham ha risposto così a Refinery29 sul significato di carbon positive: “Significa che un’azienda non solo ha neutralizzato le proprie emissioni di carbonio, ma ha anche attivamente assorbito più emissioni di carbonio dall’atmosfera di quante ne abbia immesse”.
Allo scopo di ottenere la certificazione ufficiale, il marchio neozelandese ha collaborato con Toitū Envirocare, un’agenzia ambientale indipendente che ha la sua sede proprio in Nuova Zelanda.
“In dodici mesi abbiamo misurato le emissioni di carbonio emesse in ogni fase del ciclo di vita dei nostri prodotti, compresa la crescita, la raccolta, il trasporto, l’imballaggio del prodotto e la fine del ciclo di vita – ha spiegato la Lewisham – Questo ci ha permesso di vedere chiaramente dove potevamo ridurre le emissioni di carbonio e ci ha permesso di avviare un’ampia strategia di riduzione del carbonio come primo punto di riferimento”.
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Dopo questo primo passo, l’azienda di bellezza ha provveduto a ridurre ulteriormente le tracce di carbonio presenti in ogni prodotto, andando così a compensare le rimanenti emissioni del 125%. Al termine di questo lavoro, è arrivata la certificazione carbon positive nell’ambito del programma Climate Positive di Toitū.
L’imprenditrice ha poi proseguito: “Ci impegniamo innanzitutto a ridurre il più possibile le nostre emissioni prima della compensazione. Il nostro obiettivo è di dimezzare entro il 2023 l’impronta di carbonio dei nostri prodotti e ridurla praticamente a zero entro il 2035”.