Emily Bronte: il romanzo d’amore per eccellenza

Il romanzo d'amore per eccellenza, le parole che diventano emozioni, nessuna esclusa: Cime Tempestose

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Emily Bronte

Non posso abbassare lo sguardo su questo pavimento, i suoi lineamenti sono delineati nella pietra. In ogni nuvola, in ogni albero, nell’aria della notte e nell’aspetto di ogni oggetto durante il giorno, io sono circondato dalla sua immagine! I più comuni visi di donna o uomo, i miei stessi lineamenti, si fanno gioco di me continuando a farmela ricordare. Il mondo intero è per me una terribile collezione di cimeli che mi ricordano che lei è esistita e che io l’ho persa!

Emily Bronte, Cime Tempestose

101 anni fa venne al mondo Emily Bronte, quinta di sei fratelli e sorelle, fra cui un’altra scrittrice famosa Charlotte Bronte, passa un’infanzia decisamente difficile, costellata di morti in famiglia, collegi malsani e una rigida educazione religiosa.

Mentre Charlotte esorcizza questo passato mettendolo nero su bianco nel suo romanzo più famoso Jane Eire, dove la protagonista rivive il buio dell’infanzia delle sorelle Bronte; la nostra Emily solare come le giornate di fine luglio in cui è nata, scrive una pietra miliare del romanticismo “Cime Tempestose”.

Il racconto di un demone e dei suoi demoni

Romanzo romantico straziante e intenso, non risparmia nessuna sfumatura interiore, ma dall’emotività e dalla speranza che trasuda da ogni frase.

“Vai e porta il mio messaggio – interruppe lui d’impulso – rimarro’ giu’ all’inferno finche’ non lo avrai fatto”

Emily Bronte, Cime tempestose

Ansia, tensione e simboli che appaiono in ogni parola e in ogni lettera del libro

“hey! non le e’ concesso chiamarlo in questo modo, signore – dissi io – le sue parole sono arrivate a lei come arriva un lutto. le si è quasi spezzato il cuore in due, quando se ne è andato. e quindi io penso proprio che il suo ritorno sarà un giubileo nel suo cuore”

Emilie Bronte, Cime Tempestose

Cime Tempestose fa parte dei classici, che in quanto tali, non vengono nemmeno presi in considerazione dai lettori moderni. Questo lo considero un grave fallimento della scuola italiana, che imponendo classici in modo coercitivo e pesante ai giovani studenti, ne ammazza il desiderio intrinseco di scoperta dell’animo altrui. La scuola insistendo sulla critica morfologica e retorica dei libri, fa perdere lo stupore per la magia che le parole evocano leggendole o sentendole leggere.

Diamo più fiducia a un classico, cominciando da “Cime Tempestose“.

Emily l’abbiamo persa presto. A trentanni si è ammalata di tisi, dopo un raffreddamento preso in occasione del funerale al fratello morto per la stessa malattia. Il freddo dei primi anni di vita ha vinto sul suo fragile fisico, ma non sulla sua mente fervida e sulla sua poetica capacità di trascrivere emozioni in parole, frasi, pagine e libri.