Moriva il 29 settembre del 1902 Emile Zola, precursore del Naturalismo; scrittore che ci ha lasciato in eredità alcune tra le opere maggiori della letteratura europea.
La vita di Zola
Emile Zola nacque a Parigi nel 1840. Prima di raggiungere il successo letterario, collaborò con diversi giornali e ottenne un impiego presso la casa editrice Hachette. Il giornalismo fu una fonte di guadagno importante per Zola, ma anche una tribuna per le sue idee. Prese parte a numerose battaglie civili democratiche e progressive, come quella in difesa del colonnello Alfred Dreyfus. Nel 1898, con il manifesto intitolato J’accuse, denunciò il complotto militarista ai danni di Dreyfus, ma fu condannato ad un anno di prigione, cui si sottrasse fuggendo in Inghilterra. Morì a Parigi nel 1902.
Il pensiero di Emile Zola
Zola fu il precursore del Naturalismo. Questa corrente di pensiero, letteraria e scientifica, prendeva spunto dal Positivismo, secondo cui il progresso della scienza era in grado di favorire la felicità dell’uomo. Chi scrive romanzi, secondo Zola, deve comportarsi come uno scienziato: deve essere osservatore e sperimentatore. Lo scrittore, mettendo in luce le cause dei fenomeni sociali, ha un impegno morale nel portare la società a intervenire per migliorarli e modificarli. “La scienza ha promesso la felicità? Non credo. Ha promesso la verità, e la questione è sapere se con la verità si farà mai la felicità“.
Le opere maggiori: Germinale
Le sue opere più importanti, tra cui l’Assommoir e Germinal, hanno un filo conduttore comune: la descrizione dettagliata e veritiera dell’ambiente in cui si svolgono le vicende. Spesso il “milieu” descritto è quello della classe operaia. In Germinale, in particolar modo, c’è una contrapposizione di mondi: quello operaio e quello borghese, avido e incapace di capire i problemi del primo. Germinale è ambientato in una zona mineraria a nord della Francia, che in piena seconda rivoluzione industriale vive un particolare periodo di agitazione. I lavoratori sono in fermento e si organizzano per rivendicare diritti e salari adeguati. Si assiste ad una stagione di lotte che culmineranno con posizioni sempre più radicali e che sfoceranno nei primi decenni del ‘900 con i grandi movimenti di massa. Zola scelse Germinale come titolo del romanzo perché esso è un mese del calendario rivoluzionario francese che precede la primavera. Indica, quindi, un momento di passaggio.