giovedì, Marzo 28, 2024

Emanuele Filiberto di Savoia, anche star della tv

Emanuele Filiberto di Savoia e la biografia

Emanuele Filiberto di Savoia, nasce a Ginevra, il 22 giugno 1972, ed è un membro di casa Savoia, ed un personaggio televisivo. Emanuele, è il nipote del rè d’ Italia, Umberto II di Savoia. Di conseguenza, Filiberto, è il figlio di Vittorio Emanuele di Savoia, e di Marina Ricolfi Doria. Tuttavia, la Repubblica Italiana, non riconosce la successione dinastica di Emanuele Filiberto di Savoia. Inoltre, la Costituzione Repubblicana, prevede il regime d’ esilio, per i figli maschi degli ex rè d’ Italia. A ragion per cui, Emanuele, trascorre l’ infanzia e la giovinezza in Svizzera, fino all’ arrivo in Italia nel 2002, quando terminano le disposizioni sull’ esilio.

Le origini del nome

Emanuele Filiberto, è l’ unico figlio di Vittorio Emanuele di Savoia, e la nascita avviene in Svizzera, dove il padre si trova in esilio. Tuttavia, Umberto II, si oppone per diversi anni, all’ unione in matrimonio, del figlio Vittorio Emanuele con Maria Ricolfi Doria, tanto che il nipote, non acquisisce il suo nome. Ciò nonostante, Emanuele Filiberto, possiede come terzo nome, lo stesso del nonno paterno. Ma, al nome seguono Ciro e Reza, per lo stretto legame, che unisce lo scià di Persia e la corona dei Savoia.

Emanuele Filiberto di Savoia e gli studi

Emanuele Filiberto si diploma, e poi, frequenta la facoltà  di Scienze Economiche, all’ Università di Ginevra, senza terminare gli studi. In seguito, con l’ aiuto del padre, svolge la professione di consulente finanziario, per una società privata di Ginevra. A ragion per cui, all’ età di 26 anni, Filiberto crea il fondo d’ investimento Altin, con la quotazione alla Borsa di Zurigo.

Il divieto dell’ ingresso in Italia

In precedenza al 2002, la Costituzione della Repubblica Italiana, vieta l’ ingresso nel territorio italiano, ad Emanuele Filiberto, poiché risulta un discendente del casato Savoia. Solo con la legge del 23 ottobre 2002, decadono gli effetti della legge sull’ esilio, per i figli maschi degli ex sovrani italiani. A ragion per cui, dal 23 ottobre, i discendenti maschi Savoia, possono entrare, soggiornare, e restare in Italia, con esercizio di cariche pubbliche, ed elettorato.

Il matrimonio con l’ attrice Clotilde

Il 25 settembre 2003, Emanuele Filiberto, sposa l’ attrice francese Clotilde Courau, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, di Roma. Dalla coppia, nascono due figlie di cui Vittoria e Luisa. La famiglia, vive nel Principato di Monaco, a Montecarlo.

Emanuele Filiberto di Savoia ed il mondo dello spettacolo

Nel 1995, Emanuele Filiberto, lavora in collegamento esterno, con la trasmissione tv “Quelli che il calcio”, poiché si trova ancora in esilio. In seguito, Filiberto esegue diverse collaborazioni televisive, tra cui lo spot pubblicitario per la casa Saclà, giurista del talent Show di canale 5” il ballo delle debuttanti, Ballando sotto le Stelle, I Raccomandati, Ciak si canta”. Inoltre, Emanuele Filiberto, partecipa al Festival di Sanremo, in duetto con il cantautore Pupo, con la canzone “Italia, amore mio”. Nel 2011 Emanuele, diventa un concorrente, del reality show su rai2 “l’ Isola dei famosi”, e nel 2015 a “Notti su ghiaccio”.

Attività culturali

Nel 2001, Emanuele Filiberto di Savoia ,crea “la fondazione Emanuele Filiberto Charity Fund”, e “la fondazione Principe di Venezia”. In seguito, nel 2009, il principe contribuisce all’ Anniversario dei 150 anni dell’ Unità d’ Italia, con l’ inaugurazione della mostra “ Casa Savoia storia di una famiglia italiana”.

La politica

Nel 2005, Emanuele Filiberto di Savoia, crea il movimento politico “Valori e Futuro”, e tra i collaboratori del progetto ci sono Enrico Giuliano, Lucio Barresi, e Mariano Turrisi. I collaboratori del movimento, risultano indagati per danni allo Stato, per mafia, e per scandalo di Vallettopoli. Di conseguenza le elezioni, mostrano per il partito “valori e Futuro”, il risultato del 4% dei voti. Il 28 aprile 2009, Emanuele si candida in Unione di Centro alle elezioni Europee, ma non viene eletto.

Inchieste giudiziarie

Il 20 novembre 2007, la trasmissione televisiva “Ballarò”, rivela che Emanuele Filiberto ed il padre Vittorio Emanuele, chiedono il risarcimento di danni morali, allo Stato Italiano, per l’ esilio. Inoltre, il casato dei Savoia presenta la richiesta legale, sul risarcimento morale della somma di 260 milioni di euro, a causa dei beni confiscati ai Savoia, durante l’ esilio. Tuttavia, il segretario generale della presidenza del Consiglio, replica ai Savoia che non ritiene di dovere pagare nulla al casato.

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